Test Drive: nuova Mazda 2, la piccola ammiraglia
Apr19

Test Drive: nuova Mazda 2, la piccola ammiraglia

La nuova Mazda 2 è una piccola citycar lunga poco più di 4 metri (4,06 m per la precisione), che intende farsi strada in questo agguerritissimo segmento offrendo qualità, design e tanta tecnologia. Ma, rispetto alla concorrenza, cosa può offrire in più una citycar come la Mazda 2? La domanda è lecita in quanto spesso le citycar si sfidano puntando su prezzi bassi uniti alla dotazione più completa, tralasciando altri aspetti. In questo caso però, le cose cambiano,e vedremo perchè. In questa prova su strada, la nuova Mazda 2 è in allestimento Exceed (top di gamma), ed è equipaggiata con un motore benzina 1.5 litri da 90 CV, abbinato al cambio manuale a 5 marce. Fuori, la Mazda 2 è più incisiva e anche aggressiva per certi versi, rispetto alla generazione precedente, con un design riuscito e personale. I fari orizzontali, la calandra cromata e le nervature sulle fiancate rendono la citycar “robusta” e solida al primo sguardo, ma sono soprattutto i fari Full LED su una citycar a stupire, automatici e con sensore crepuscolare. Il posteriore è semplice ma ben studiato, con un lunotto inclinato ed una soglia di carico piuttosto alta, forse non molto agevole per caricare o scaricare i bagagli (o la spesa), ma in questo segmento è normale. Dal vivo la vettura rende di più rispetto alle foto, ed il Kodo Design convince anche su dimensioni così ridotte.   INTERNI Se l’esterno non vi ha fatto capire granchè delle novità di questa “piccola” Mazda, l’interno vi chiarirà ogni dubbio. Sin dal primo sguardo, l’abitacolo della nuova Mazda 2 fa capire che no siamo sulle “solite” citycar, ma che siamo saliti su una vettura di segmento superiore. A bordo infatti, lo spazio sembra più ampio rispetto alle dimensioni esterne ed i sedili avvolgono bene gli occupanti. Il volante è solido e ben fatto, con tutti i comandi ben inseriti, mentre il cruscotto alle sue spalle è composto da due schermi LCD, che riportano tutte le informazioni, con il contagiri come unico elemento analogico. Nella parte centrale della plancia, che si sviluppa in orizzontale con chiara ispirazione all’Audi A1, è stato inserito il grande schermo touch da 7 pollici del sistema di infotainment, chiaro, semplice e molto intuitivo. Il sistema offre tutto quello che si desidera: radio DAB, navigatore, file mp3, tutti i dati sui consumi e sullo stile di guida e molto altro, ma cosa ancor più rara in questo segmento è la possibilità di controllare tutto tramite il controller posto sul tunnel centrale, alle spalle del cambio. Come se non bastasse, alle spalle del cruscotto e presente un head-up display, ovvero un elemento in plastica sul...

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Test Drive: BMW Serie 1 restyling 2.0 150 CV
Apr10

Test Drive: BMW Serie 1 restyling 2.0 150 CV

Con il restyling della serie 1, BMW intende rinnovare il design e l’appeal della compatta tedesca a causa dello scarso successo della versione precedente, che di certo non è stata un punto di riferimento nella categoria dal punto di vista stilistico. Per questo motivo la casa tedesca è intervenuta profondamente sull’aspetto esterno della Serie 1 sia all’anteriore che al posteriore, presentando così un modello completamente inedito. Per la nostra prova su strada abbiamo scelto la BMW Serie 1 restyling 118d equipaggiata con il motore Diesel 2.o da 150 CV, abbinato al cambio manuale a 6 marce e al pacchetto sportivo M Sport. All’esterno, la Serie 1 restyling è davvero riuscita rispetto al modello precedente: fari orizzontali e linee eleganti la riportano nella famiglia BMW, ed il pacchetto M Sport dona alla vettura un aspetto più sportivo grazie agli appositi paraurti anteriore e posteriore differenti, alle minigonne laterali ed ai cerchi in lega da 17″ pollici bruniti. Le fiancate svelano l’assetto ribassato ed enfatizzano la sportività della Serie 1, mentre al posteriore debuttano nuovi fari orizzontali a LED, separati dal portellone del bagagliaio. La parte posteriore ed il design in generale di questa Serie 1 restyling è decisamente più “maturo”, in linea con il resto della gamma. Inutile dire che questa nuova Serie 1 ha tutta l’aria di una vera BMW, abbandonando (finalmente) il design precedente, a nostro avviso decisamente poco riuscito e banale.   INTERNI Gli interni di questa versione hanno una forte inclinazione sportiva, ma senza esagerare. La plancia e gli inserti infatti sono gli stessi che si possono trovare sulle versioni “tradizionali”, mentre il volante ed i sedili sportivi sono un’esclusiva del pacchetto M Sport. Come tutte le BMW, il cruscotto è semplice (contagiri più contachilometri) ed il resto delle informazioni si trova nel piccolo schermo inserito tra i due elementi circolari. Al centro della plancia spicca il grande schermo da 6.5 pollici del sistema di infotainment BMW ConnectedDrive, che può essere facilmente gestito dal selettore e dai pulsanti posti sul tunnel centrale, alle spalle del cambio. Molto comodi ed intuitivi la radio ed il climatizzatore posizionati in alto, che permettono una distrazione davvero minima alla guida. Nonostante le modifiche, al posteriore lo spazio non è ampio ne per le gambe ne per la testa (passeggeri alti 1.80 metri viaggiano un po’ costretti) e anche l’accesso non è dei migliori, a causa dell’ingresso di dimensioni ridotte e al batticalcagno leggermente alto. D’altro canto però, il bagagliaio è grande ed offre una capacità di 360 litri (1.200 litri con divanetto posteriore abbattuto), permettendo così di affrontare week end senza problemi di spazio. La soglia di carico è alla...

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Test Drive: nuova Suzuki Vitara 1.6 120 CV 4×4
Apr04

Test Drive: nuova Suzuki Vitara 1.6 120 CV 4×4

La Suzuki Vitara è senz’altro una delle vetture più conosciute della casa giapponese e, spesso, quando si rinnova un mito, lo si deve fare con attenzione, perchè le aspettative sono sicuramente alte. Per questo motivo, Suzuki ha presentato la nuova Vitara con uno stile inedito, moderno e adatto anche alla città, con l’intento di innovare la “piccola arrampicatrice” mantenendo il feeling con la generazione precedente. Per la nostra prova su strada abbiamo scelto la Suzuki Vitara equipaggiata con il motore diesel 1.6 DDiS da 120 CV, abbinato al cambio a 6 marce e alla trazione integrale 4×4 Allgrip. All’esterno, la Vitara offre uno stile moderno e scolpito, grazie alla nuova calandra anteriore cromata, ai nuovi fari anteriori orizzontali e alle numerose nervature che troviamo anche sulle fiancate e sui passaruota posteriori. L’altezza da terra è scesa da 20 cm a 18,5 cm per migliorare l’assetto e la guidabilità su strada, mentre al posteriore è stata tolta la tipica ruota di scorta sul portellone del bagagliaio per un aspetto più “cittadino”. I nuovi fari squadrati ad esagono completano il nuovo stile della SUV giapponese, insieme al piccolo spoiler e alle bombature sulle portiere. Il colore azzurro “Turchese Caraibi” è davvero riuscito e gradevole dal vivo, insieme al tetto nero a contrasto e, per rendere l’aspetto più off-road, è possibile richiedere le barre paracolpi anteriori.   INTERNI Alla prima occhiata, gli interni della Vitara possono sembrare fin troppo sobri e composti da plastiche dure al tatto, ma come vedremo, non è per forza un difetto. Il volante ha tutti i comandi a portata di mano, compresi il cruise control adattivo, il comando per le chiamate e il selettore per scegliere cosa visualizzare sul cruscotto alle spalle del volante. Il cruscotto può sembrare anch’esso semplice e “retrò”, ma è chiaro e semplice da utilizzare, anche se come design si poteva osare di più. La parte centrale della plancia è composta da un grande schermo da 7″ pollici con navigatore e comandi touch molto semplici, che difficilmente distraggono dalla guida grazie alla risposta veloce. I tre elementi circolari posti al di sopra ospitano due bocchette di ventilazione e l’orologio analogico (molto comodo) mentre il climatizzatore automatico bizona posto al di sotto dello schermo è semplice e funziona molto bene. Sul tunnel centrale sono stati inseriti i pulsanti per i sedili riscaldati ed il selettore che permette di scegliere in quale modalità impostare la trazione integrale, come Sport, Snow e la possibilità di bloccare il differenziale. La modalità Auto invece attiva la trazione integrale solo al bisogno, lasciando la motricità alla sola trazione anteriore per diminuire i consumi. I pulsanti ai lati del volante, molto solidi, offrono...

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Test drive: Tesla Model S 85 kWh Performance
Dec23

Test drive: Tesla Model S 85 kWh Performance

Le auto elettriche sono una realtà che si sta diffondendo in tutto il mondo ed ora anche in Italia, grazie alle numerose vetture che varie case automobilistiche offrono nella loro gamma. Queste vetture però sono dedicate principalmente ad un utilizzo cittadino e spostamenti brevi a causa dell’autonomia massima di 160 km in media. Per chi invece desidera percorrere centinaia di chilometri l’unica casa automobilistica che ad oggi lo permette è Tesla, grazie ad un brevetto che permette alle proprie vetture di percorrere oltre 500 km. La vettura principale della gamma è la Tesla Model S, berlina di grandi dimensioni che abbiamo avuto l’occasione di provare su strada all’inaugurazione a Modena della seconda stazione supercharger presente in Italia, che permette tempi di ricarica di 50 minuti per il 100% e 19 minuti per il 50%. Tesla è stata la prima casa ad offrire una vettura bella e fruibile come le berline a combustibile fossile ma che allo stesso tempo fosse in grado di offrire prestazioni da sportiva grazie al suo motore elettrico inserito al posteriore da 421 CV (310 kW), alle sospensioni pneumatiche e alla trazione posteriore. Il modello in prova è una Tesla Models S 85 kWh Performance, equipaggiata con il pacco batterie da 85 kWh (il più grande disponibile) e la massima potenza per il motore elettrico con 421 CV. All’esterno, la Model S Performance si distingue grazie all’aspetto sportivo mantenendo allo stesso tempo l’eleganza che da sempre la contraddistingue. L’anteriore offre fari assottigliati e incisivi insieme alla tipica calandra ovale con al centro la “T” di Tesla, con linee semplici ed eleganti. Le fiancate sono sinuose ed impreziosite dalla cornice cromata intorno alla vetrata laterale e dalle maniglie che “rientrano” e si fondono con le fiancate quando la vettura è chiusa o quando si viaggia. Il posteriore è sportivo e imponente, con passaruota allargati e ovviamente l’assenza dei terminali di scarico. Completano l’allestimento Performance la livreà verniciata in Grigio Metallico (Metallic Grey), i cerchi in lega a turbina bruniti da 21″ pollici 245/35, spoiler posteriore in fibra di carbonio e alle pinze freno rosse.   INTERNI Gli interni della Tesla Model S sono davvero spaziosi e versatili, grazie anche alla lunghezza generosa di 4,97 metri e al passo di 2,96 metri. La plancia a sviluppo orizzontale è molto semplice e ben rifinita da inserti in radica, rivestimenti in pelle Beige e plastiche abbastanza morbide. Il volante riprende la forma del logo Tesla e il tunnel centrale è assente. La vettura infatti non ha la leva del cambio in quanto non serve nei motori elettrici, mentre a fianco dei sedili sono stati inseriti due poggiagomiti scorrevoli. I sedili anteriori offrono uno...

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Test Drive: Fiat 500X Cross Plus 2.0 Multijet 140 CV 4×4 9 marce
Nov12

Test Drive: Fiat 500X Cross Plus 2.0 Multijet 140 CV 4×4 9 marce

In seguito alla presentazione a Balocco, abbiamo provato su strada la Fiat 500X nella splendida città di Torino e nelle colline piemontesi, che nonostante la pioggia battente, hanno regalato una cornice affascinante intorno alla 500X. Il modello in prova è una Fiat 500X color Rosso Amore in Allestimento Cross Plus (Top di gamma), con cerchi in lega bruniti e lucidi da 18 pollici ed un look esterno da off-road sempre più richiesto dal mercato. L’anteriore infatti ha un paraurti diverso dalla versione “standard”, con un design più incisivo e di impatto, decisamente più personale rispetto all’anteriore classico degli allestimenti Pop, Popstar e Lounge. Le fiancate sono muscolose e irrobustite dalla modanatura in plastica scura e dagli indicatori di direzione integrati negli specchietti esterni, ma allo stesso tempo è impreziosita dalla cornici satinate per vetrata, maniglie porte, contorno fari e “baffi” . Il posteriore è un omaggio alla piccola 500, classico, sinuoso e raffinato, unico. L’altezza e la linea del tetto fanno sembrare la X una SUV con una inclinazione sportiva, e come scopriremo, non è solo una sensazione. Esteticamente la 500X è un simbolo di design italiano e di made in Italy, ricercata, classica sportiva e con personalità, davvero riuscita, con ottime proporzione ed uno stile unico. La 500X è equipaggiata con il 2.0 Multijet da 140 CV abbinato al cambio automatico a 9 marce e ala trazione integrale semi-permanente. Come vedremo nel corso di questo test drive, la 500X sarà una grande sorpresa. INTERNI Se dalle prime foto ufficiali gli interni avevano una qualità percepita molto elevata, dal vivo la 500X offre una qualità davvero alta, un netto salto in avanti anche rispetto alla Fiat 500L ma anche a tutto il resto della gamma. L’attenzione ai dettagli è elevata e le plastiche sono morbide e di elevata fattura per parte superiore della plancia, volante, cambio e pannelli porta. La plancia è davvero riuscita, con i tre tipici pulsanti circolari a centro plancia, il logo 500 ed una finitura “ruvida” che ricorda l’off-road, davvero ricercata e piacevole al tatto. Il logo 500 lo si può trovare anche su sedili e cuffia del cambio e le maniglie “vintage” sono elementi di design ormai unici e inconfondibili. Questi elementi classici, insieme alla plancia concava che ospita il sistema di infotainment con schermo touch da 6,5 pollici, al tunnel centrale alto in alluminio spazzolato e ai bellissimi sedili in pelle, infondono all’abitacolo della 500X un aspetto premium, non solo a livello visivo ma anche al tatto e nell’utilizzo. Il bracciolo del guidatore può scorrere in avanti per avvicinarsi alla leva del cambio mentre i due vani portaoggetti lato guidatore sono comodi e capienti....

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Test Drive: Alfa Romeo Giulietta Sprint 1.4 Multiair 150 CV
Oct30

Test Drive: Alfa Romeo Giulietta Sprint 1.4 Multiair 150 CV

In occasione della presentazione dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint, tributo per i 60 anni di Giulietta, abbiamo provato su strada la nuova Alfa Romeo Giulietta Sprint, nuova versione sportiva che introduce numerose novità, tra le quali il nuovo motore benzina 1.4 MultiAir da 150 CV, abbinato al cambio manuale a 6 marce. Il modello in prova è caratterizzato da un bellissima colorazione Rosso Alfa unita a cerchi in lega da 18 pollici bruniti, insieme di tonalità che riesce ad esaltare perfettamente le linee della Giulietta, donandole sportività e carattere. Le altre novità estetiche son lo scudetto cromato solo nella parte esterna e con i listelli orizzontali color antracite, così come gli specchietti esterni, maniglie e fendinebbia. Le fiancate sono rese sportive grazie alle minigonne laterali, mentre  l’estrattore posteriore con scarico cromato (doppio per il 2.0 diesel  da 175 CV) offre tanta sportività. Inutile dire che la Giulietta sia tra le vetture più belle e riuscite del suo segmento, ma grazie a queste poche modifiche estetiche sembra rinascere con un nuovo stile più personale e sportivo. Se la si sceglie Rossa con i cerchi neri poi, la bellezza è al massimo.   INTERNI Come gli esterni, gli interni sono caratterizzati da finiture scure per plancia e sedili, mentre pannelli porta e plancia sono rivestiti in materiale carbon look, molto sportivo e gradevole alla vista. I sedili sportivi sono in tessuto e alcantara, con un grande logo Alfa Romeo “spezzato” sui due sedili anteriori ed il logo Sprint sui poggiatesta. Una ulteriore caratteristica sportiva sono le impunture rosse a contrasto su cambio, volante e sedili, mentre il cielo dell’abitacolo è nero scuro, con un bellissimo effetto sportivo. Al centro della plancia è inserito il sistema di infotainment Uconnect touch screen da 6,5 pollici, dotato di sistema di navigazione con mappe 3D anche dall’alto ed indicazioni progressive sul percorso, che come vedremo saranno molto utili e precise. Disponibile infine anche la radio DAB, nuovo sistema per ascoltare la radio con qualità digitale. Il sistema è veloce ed intuitivo così come il touch, che benchè non sia capacitivo offre una risposta pronta e veloce. Al posteriore c’è ampio spazio per i passeggeri e la capacità del bagagliaio è di 350 litri. Di seguito riportiamo la dotazione di serie della Giulietta Sprint in prova: Finiture Antracite (scudetto, specchietti, fendinebbia maniglie esterne) Terminale di scarico cromato Estrattore posteriore Vetri posteriori oscurati Volante sportivo con cuciture rosse) Cerchi in lega da 18 pollici bruniti a 5 fori Sedili sportivi in tessuto e Alcantara Uconnect da 6,5” pollici con navigatore, Radio DAB, Display Touch, Bluetooth, Lettore Sms, Audio Streaming , Comandi Vocali, Mp3, Usb e Aux-In Black interior Finiture interne Carbon look Climatizzatore automatico bi-zona Minigonne...

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