Ferrari Monza SP1 e SP2: il ritorno dell’essenza Ferrari
Oct13

Ferrari Monza SP1 e SP2: il ritorno dell’essenza Ferrari

Comodità, comfort, spazio, accessibilità… sono caratteristiche richieste non solo a utilitarie e SUV, ma ormai anche alle supercar, costrette a modificare la loro essenza per seguire le esigenze di mercato sempre più lontane dalla loro indole. Anche la casa automobilistica numero uno al mondo, Ferrari, ha dovuto adattare le caratteristiche delle proprie vetture per soddisfare queste esigenze, arrivando anche ad offrire un modello a quattro posti con grande bagagliaio. Ma è davvero necessario? E’ necessario che case blasonate e produttrici di vetture uniche si arrendano così alle leggi di mercato? Ho sempre pensato che in un mondo fatto di grandi SUV, grandi tecnologie avanzate e poca attenzione a piacere di guida e sensazioni viscerali che solo le supercar possono trasmettere, Ferrari non avesse la necessità di seguire i dettami del mercato, ma potesse fregarsene altamente e continuare a produrre supercar come vere e proprie opere d’arte: uniche, fortemente comunicative e molto costose, esattamente come un quadro di un grande pittore che dipinge per comunicare e trasmettere emozioni a chiunque lo guardi, senza pensare ai gusti dello spettatore. Ritorno alle origini Forse anche in quel di Maranello pensavano che fosse il momento di tornare alle origini, di mostrare al mondo il proprio dna puro forgiato dalle corse e dalle imprese: nasce così il nuovo segmento chiamato “Ferrari Icona”, una nuova parte della gamma Ferrari che produrrà vettura solo in serie limitata e fortemente evocative, con linee che riprendono le monoposto e biposto degli anni ‘50 riviste in chiave moderna. Nessuna necessità di vendere migliaia di vetture ogni anno e nessuna necessità di piacere per forza: o le prendi come sono, ovvero estreme e potenti, o acquisti una FF o California. Le prime purosangue rinate da queto progetto sono la Ferrari Monza SP1, dove SP1 indica un solo posto, e la Ferrari Monza SP2, con una due posti secchi e bella da togliere il fiato. Il V12 più potente di sempre Sotto il cofano non poteva che esserci il ptente V12 6.5 litri Ferrari rigorosamente aspirato (il turbo? No grazie..) da 810 CV e 719 Nm di coppia, il più potente V12 mai prodotto da Ferrari in grado di suscitare sensazioni ancestrali come nessun altro motore. Completano il quadro il cambio F1 a 7 rapporti, il peso di soli 1.500 kg e la sola trazione posteriore, con un sound ed una guida in grado di risvegliare i vostri più nascosti istinti primordiali. 0-100 km/h in 2,9 secondi e velocità massima di oltre 300 km/h. Prodotte in soli 100 esemplari ciascuna (già tutti venduti), il prezzo è di 1,6 milioni di euro. Altri dettagli degni di nota sono il largo utilizzo di...

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Michelin Pilot Sport 4s e Pilot Sport Cup 2: in pista a Misano con la nuova Porsche 911 Carrera GTS
Jul17

Michelin Pilot Sport 4s e Pilot Sport Cup 2: in pista a Misano con la nuova Porsche 911 Carrera GTS

Da sempre, Michelin dedica grande attenzione alle performance in pista, sia per chi è un assiduo frequentatore dei circuiti alla ricerca del tempo sul giro e del decimo di secondo, sia per chi desidera spremere la propria vettura in pista di tanto in tanto anche solo per divertimento, dove la ricerca della massima performance non è il primo obiettivo. Tra le case automobilistiche costantemente alla ricerca della performance su strada e su pista, Porsche è sempre stata in prima linea. Sin dal 1961 infatti, la casa tedesca è stata la prima a chiedere a Michelin una marcatura specifica per i propri pneumatici. Da allora, il sodalizio Porsche-Michelin ha permesso di evolvere le coperture francesi grazie alle competizioni e alle vetture stradali della casa tedesca, arrivando fino ai giorni nostri, un’evoluzione continua che ha portato Porsche a vincere la 24 ore di Le Mans per 3 volte consecutive. Ed è proprio dall’esperienza nel campionato WEC che Michelin che progettato le Michelin Pilot Sport 4S, coperture sportive adatte per un utilizzo stradale e per i track day dei più appassionati che vanno a posizionarsi tra il Pilot Sport 4 ed il più sportivo e performante Michelin Pilot Sport Cup 2. Derivato dalle competizioni Lo pneumatico Michelin Pilot Sport 4S ha una struttura composta da Aramide e fili di Nylon, materiali che formano una struttura che permette un’impronta ottimale dello pneumatico sull’asfalto e quindi la massima tenuta di strada, anche in curva e alle alte velocità. Questo perché il Nylon ha un modulo termico negativo: man mano che la temperatura aumenta, il materiale tende a restringersi, compensando così le deformazioni dovute alla forza centrifuga che agisce sulla ruota. La miglior impronta a terra e la miglior distribuzione di temperatura e forze in gioco, permette di percorrere più chilometri mantenendo le stesse prestazioni, grazie ad un minore stress sulla mescola. Il risultato è un pneumatico che batte i rivali su asciutto, compresa la frenata sia su asciutto che su bagnato. Un ulteriore segreto di questo successo è la doppia mescola: la parte centrale del battistrada infatti è studiata per ottimizzare le prestazioni in caso di asfalto bagnato, mentre le parti esterne sono studiate per massimizzare le prestazioni sull’asciutto. Michelin Pilot Sport 4S è disponibile per cerchi da 19” e 20” pollici, con 41 tipi di dimensione pari al 92% di copertura del mercato. Michelin Pilot Sport Cup 2, la semi slick Per chi è alla ricerca delle massime prestazioni in pista invece, Michelin propone il Michelin Pilot Sport Cup 2, pneumatico semi slick pensato per gli amanti dei track day e assidui frequentatori dei circuiti. Progettato con posche per la Porsche 918 Spyder, con...

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Mercedes AMG GT Roadster: la GT senza tetto
Sep26

Mercedes AMG GT Roadster: la GT senza tetto

Per la bellissima Mercedes AMG GT è giunto il momento di scoprirsi. In occasione del salone di Parigi 2016 (1-16 ottobre), Mercedes presenterà la Mercedes AMG GT Roadster, versione scoperta con tetto in tela della supercar della stella a tre punte, erede della Mercedes SLS AMG Roadster. Costruita sullo stesso telaio in alluminio della GT coupé pensato sin dall’inizio anche per la versione roadster, la Mercedes AMG GT Roadster pesa 65 kg in più rispetto alla versione con tetto rigido ed è equipaggiata con il V8 4.0 biturbo. La AMG GT Roadster mantiene l’assale posteriore sterzante, sospensioni adattive più rigide rispetto alla coupè e carreggiate più larghe di 57 mm. Dal punto di vista estetico, vengono introdotti nuovi paraurti, cerchi in lega anteriori da 19 pollici e posteriori da 20 pollici e impianto frenante potenziato. Capote elettrica in tela La capote in tela elettrica può essere aperta e chiusa automaticamente fino a 50 km/h ed è disponibile nelle colorazioni nero, rosso e beige. Per quanto riguarda la dotazione, la AMG GT Roadster offre di serie gli interni in pelle Nappa, il volante AMG Performance, portellone in materiale composito, prese d’aria anteriori automatiche e l’impianto di scarico sportivo. V8 in due varianti Il potente V8 è disponibile nelle varianti AMG GT da 476 CV e 630 Nm di coppia o AMG GT C da 557 CV e 680 Nm, abbinato al cambio doppia frizione DCT a 7 marce. I pistoni del V8 sono realizzati utilizzando materiali ultra leggeri e la testa dei cilindri è in zirconio, per una gestione ottimale del calore ed un peso finale di soli 209 kg. La versione GT da 476 CV, con differenziale autobloccante meccanico, copre lo 0-100 km/h in 4,0 secondi e raggiunge i 302 km/h di velocità massima. La GT C Roadster con 557 CV invece impiega solo 3,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h, con differenziale a slittamento limitato a controllo elettronico. La Mercedes AMG GT Coupè è bella e aggressiva (qui la nostra prova in pista), ma questa Roadster ha carattere da vendere. Foto Mercedes AMG GT Roadster [Show as slideshow] 1 2 ► Potrebbero interessarti...

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Ferrari GTC4 Lusso T: V8 turbo a trazione posteriore
Sep23

Ferrari GTC4 Lusso T: V8 turbo a trazione posteriore

A soli 6 mesi dalla presentazione al Salone di Ginevra della Ferrari GTC4 Lusso equipaggiata con il potente V12 da 690 CV, la casa del cavallino rampante toglie i veli alla Ferrari GTC4 Lusso T, versione equipaggiata con il V8 Turbo da 610 CV e 760 Nm di coppia. Al V12 a trazione integrale viene così affiancato il nuovo V8 Turbo abbinato alla sola trazione posteriore, che riesce a coprire lo 0-100 km/h in soli 3,5 secondi e raggiungere i 320 km/h, con un peso complessivo di 1.740 kg, 50 kg in meno rispetto alla versione V12 grazie all’eliminazione della trazione integrale. Per ottimizzare le prestazioni della trazione posteriore gli ingegneri di Maranello hanno modificato e migliorato la distribuzione dei pesi, che ora 46% sull’asse anteriore e al 54% al posteriore. Rimane invece lo sterzo sull’asse posteriore Ferrari 4WS integrato al sistema Side Slip Control con sensori che rilevano l’angolo di assetto, che trasmette al guidatore la sensazione di “passo corto” per un inserimento e uscita di curva rapidi e precisi. Passato e Futuro La Ferrari GTC4 Lusso T è la prima 4 posti Ferrari ad utilizzare un motore V8 al posto del 12 cilindri. La scelta di utilizzare il V8 Turbo è quasi obbligata, vista la sua maggior flessibilità, i consumi più contenuti (8,6 km/l invece dei 6 km/l), la coppia più elevata e soprattutto emissioni inquinanti minori. Discorsi che fanno venire la pelle d’oca ai puristi e agli appassionati (come noi) amanti dei potenti V12 di Maranello, ma “obbligati” da norme sempre più stringenti. Con questo “affiancamento” però, la domanda sorge spontanea: il V8 Turbo prenderà definitivamente il posto del tanto amato V12 Ferrari? Ovviamente ci auguriamo che non sia così.. Foto Ufficiali Ferrari GTC4 Lusso T [Show as slideshow] Potrebbero interessarti...

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Ferrari LaFerrari Aperta: 963 CV senza tetto
Jul05

Ferrari LaFerrari Aperta: 963 CV senza tetto

Con una fantastica anteprima, Ferrari toglie i veli alla nuova Ferrari LaFerrari Aperta, versione Spider scoperta della hypercar italiana che sarà presentata al prossimo Salone di Parigi a settembre. Al momento, Ferrari non ha rilasciato il nome ufficiale e le specifiche tecniche rispetto alla versione a tetto rigido, ma fa sapere che la produzione è già sold-out. Per ora, possiamo dirvi che questa nuova serie limitata sarà disponibile con hard top removibile in fibra di carbonio e soft top, ed offrirà le stesse caratteristiche meccaniche e prestazionali de LaFerrari. La Ferrari Spider sarà equipaggiata con il motore termico V12 da 800 cv (potenza specifica di 128 cv/l) abbinato al motore elettrico da 163 CV (120 kW), per una potenza complessiva di ben 963 CV ed uno 0-100 km/h in soli 2,9 secondi. Per rendere possibile la rimozione del tetto mantenendo inalterate le caratteristiche di guida, gli ingegneri di Maranello hanno apportato numerosi e importanti interventi sulla scocca, per mantenere inalterate le caratteristiche di rigidità torsionale e flessionale della versione coupé, ma anche sull’aerodinamica per garantire la stessa resistenza aerodinamica anche in assenza del tetto. Al prossimo Salone dell’auto di Parigi saranno svelati il nome ufficiale, il numero di esemplari prodotti e le principali caratteristiche tecniche della vettura. Foto Ufficiali Ferrari LaFerrari Aperta [Show as...

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Mazzanti Evantra Millecavalli, la supercar italiana stradale più potente di sempre
Jun10

Mazzanti Evantra Millecavalli, la supercar italiana stradale più potente di sempre

Quando si pensa all’auto stradale più potente mai prodotta in Italia, normale si pensi immediatamente a Ferrari, Alfa Romeo, Lamborghini o Maserati. Da oggi però, non è più così. La Mazzanti Automobili infatti, azienda di pontedera che produce artigianalmente vetture ad alte prestazioni, ha portato al debutto la Mazzanti Evantra Millecavalli, versione estrema della Mazzanti Evantra con una potenza di ben 1.000 CV. La livrea e l’ampio utilizzo di carbonio hanno permesso di ottenere un peso di soli 1.300 kg, mentre l’aerodinamica deriva direttamente dalla Formula 1, con alettoni “soffiati” e numerosi appendici e feritoie aerodinamiche per gestire al meglio le turbolenze e avere il massimo della deportanza. Motore da 1000 CV La Millecavalli è equipaggiata con un motore benzina di derivazione General Motors (lo stesso della Corvette Z06) di 7,2 litri V8 biturbo portato a 1.000 CV e ben 1.200 Nm di coppia, inserito in posizione posteriore centrale, abbinato al cambio sequenziale a 6 rapporti e alla trazione posteriore. Le prestazioni? velocità massima 400 km/h e accelerazione 0-100 km/h in soli 2,7 secondi! Queste le parole di Luca Mazzanti: “Per poter essere presenti oggi, abbiamo dovuto anticipare la presentazione dell’Evantra Millecavalli di circa due mesi rispetto al nostro piano originale. Pertanto la vettura esposta è il primo prototipo e quindi un esemplare in via di sviluppo, che ovviamente non può esprimere ancora al 100% tutto il suo potenziale. La nostra nuova Hypercar, Evantra Millecavalli, segna per noi un nuovo punto di arrivo. Questo non è un punto di arrivo assoluto, ma il risultato di un attento e laborioso processo di affinamento, partito dal completamento del progetto Evantra. Il nostro Atelier ha avuto un lavoro notevole per sviluppare un progetto nuovo e così importante, dopo soli due anni dal debutto della Supercar Evantra; nonostante questo, la passione, l’entusiasmo e le eccellenti competenze di ognuno dei membri del mio team, hanno permesso la concretizzazione di questo obiettivo ripagato anche dalla fiducia dei primi tre nostri clienti Millecavalli che hanno commissionato i primi esemplari con il progetto ancora su carta”   La Mazzanti Evantra Millecavalli sarà prodotta in 25 esemplari (già tutti venduti) e sarà esposta in anteprima mondiale allo stand Mazzanti Automobili al Salone dell’Auto Torino – Parco Valentino 2016 (8 – 12 giugno). Foto ufficiali Mazzanti Evantra Millecavalli [Show as...

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