Fiat acquisisce il 50% di VM Motori

Fiat ufficializza l’acquisizione del 50% di azioni di “VM Motori”, azienda italiana di Cento (Ferrara) specializzata nella produzione di motori diesel di propria progettazione. Dal 2007 è gestita da GM e Penske Corporation. Fiat ha acquisito il 50% delle azioni di Penske Corporation e in questo modo l’azienda  VM Motori sarà gestita da GM, che ha acquisito la sua quota del 50% della società nel settembre 2007, e da Fiat Powertrain con il restante 50%. GM e Fiat Powertrain gestiranno congiuntamente VM, mentre entrambi gli azionisti continueranno a portare avanti le loro relazioni commerciali con VM, compresi i servizi di ingegnerizzazione e fornitura di motori diesel.

 

 

Fiat Powertrain, settore del Gruppo Fiat specializzato e dedicato alla ricerca, sviluppo, produzione e vendita di motori e cambi, potrà accedere alle innovazioni in campo motoristico di VM, come i motori diesel di grossa cilindrata da utilizzare per i SUV e le berline  del gruppo Fiat-Chrysler.  Il restante 50% della VM rimane in mano alla General Motors. Il primo frutto di questa acquisizione lo vedremo al Salone dell’auto di Ginevra (3-13 marzo 2011), dove saranno presentati i primi modelli nati dall’alleanza Fiat-Chrysler e in particolare la nuova Lancia Thema che adotterà il nuov3.0 litri V6 della VM Motori da 190 CV e 224 CV di potenza. Il propulsore “made in Italy” sarà adottato in seguito anche sulla Jeep Grand Cherokee e da tutte le vetture di segmento medio alto del gruppo italo americano.

 

STORIA DI VM MOTORI

VM Motori S.p.A. è un’azienda motoristica italiana con sede a Cento, in provincia di Ferrara, operante dal 1947 nel campo dei motori diesel. La società nasce a Cento nel 1947 grazie a due imprenditori locali, Vancini e Martelli, da cui deriva la sigla “VM”. L’azienda acquisisce fama ed importanza non solo territoriale ma anche nazionale quando qualche tempo dopo la sua fondazione costruisce il primo motore diesel italiano, la cui produzione fuoriesce ben presto dai confini nazionali.

Nel 1970 Stabilimenti Meccanici Triestini (SMT), joint venture SNIA-IRI/Finmeccanica per la produzione di macchinari per la creazione di fibre tessili si trova ad affrontare una profonda crisi societaria. Per risanare le attività di SMT e riprendere l’operatività aziendale, Finmeccanica acquista il pacchetto di azioni SNIA e, al termine di lunghe trattative con VM Motori, nel 1972 dà il via alla fusione per incorporazione di SMT in VM, originando una nuova società, Stabilimenti Meccanici VM S.p.A. con stabilimenti a Cento e a Trieste. Così VM Motori entrò a far parte del gruppo IRI.

Nel 1979 VM Motori presentò al Salone dell’Auto di Francoforte la prima vettura dotata di un motore diesel prodotto nello stabilimento di Cento, ovvero un’Alfa Romeo Alfetta.

Nel 1989 la società venne privatizzata e nel 1990 a Milano l’azienda presentò un nuovo tipo di motore, il turbotronic”, il quale, attraverso l’impiego dell’elettronica nel processo di combustione del motore, fu definito il “motore diesel più pulito del mondo”. Molte case automobilistiche nel corso degli anni si sono approvvigionate dalla VM per ottenere propulsori, tutti sovralimentati, con i quali equipaggiare i loro modelli; si possono citare tra gli altri Alfa Romeo, Toyota, Opel, Rover, Chrysler, Jeep, Ford, Dodge, Mercedes e GM.

Nel 1995 la Detroit Diesel Corporation (DDC) acquista la VM Motori. Nel 2000 la DaimlerChrysler acquista la DDC e nel 2003 vende il 51% delle azioni all’americana Penske Corporation.

Nel 2007 DaimlerChrysler vende anche il restante 49% a Penske Corporation, permettendo a Penske di avere il controllo totale su VM. Nello stesso anno però, Penske vende il 50% delle azioni a General Motors (GM). Oggi, Fiat Powertrain ha acquisito il restante 50% di Penske, diventando insieme a GM il partner principale di VM Motori.

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Author: Manuel Morlini

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