Formula 1: presentata la nuova Ferrari F2012

Ferrari presenta la nuova monoposto per il mondiale 2012 di Formula 1, la Ferrari F2012. Gli ingegneri di Maranello avevano dichiarato già da alcuni mesi che la vettura sarebbe stata creata e progettata per migliorare prestazioni e aspetti tecnici, anche se l’aspetto estetico sarebbe stato messo in secondo piano preferendo le prestazioni. Infatti la Ferrari F2012 non è di certo la monoposto più bella progettata a Maranello, a causa di un anteriore con un’inedita forma a gradino (come Caterham e Force India) ed un grande alettone anteriore, i quali non rendono di certo la F2012 la vettura più bella del campionato. Sigla di progetto 663, la Ferrari F2012 è la cinquantottesima monoposto costruita dal cavallino rampante e sarà guidata da Felipe Massa e Fernando Alonso. Il mondiale 2012 di Formula 1 inizierà il 18 marzo sul circuito di Melbourne, in Australia.

 

 

 

LA FERRARI F2012

Rispetto al mondiale 2011, la monoposto per il mondiale 2012 è stata profondamente rivista in ogni suo aspetto, in quanto il regolamento è stato modificato e sono stati vietati gli scarichi soffiati. Le modifiche principali rispetto al 2011 riguardano l’altezza della parte anteriore del telaio, la degli scarichi e le mappe della gestione elettronica del motore. Praticamente ogni area della vettura è stata profondamente rivista, ad iniziare dallo schema delle sospensioni: sia sull’anteriore che sul posteriore è stata scelta la soluzione a tirante al fine di privilegiare la prestazione aerodinamica e di abbassare il centro di gravità. L’ala anteriore deriva da quella introdotta sulla 150° Italia nella parte finale della sua carriera agonistica ed è stata ulteriormente evoluta: nuovi sviluppi sono programmati per le prime gare del Campionato. Il muso presenta un gradino esteticamente non piacevole: dovendo abbassare per regolamento la parte anteriore, si è così riusciti ad alzare al massimo la parte inferiore del telaio per motivi aerodinamici. Le fiancate sono state ridisegnate, attraverso la modifica delle strutture di impatto laterali, la ridisposizione dei radiatori e la rivisitazione di tutte le appendici aerodinamiche. La parte posteriore della monoposto è molto più stretta e rastremata nella parte bassa, un obiettivo raggiunto anche attraverso l’introduzione di una nuova scatola del cambio e la riallocazione di alcune componenti meccaniche.

 

 

L’ala posteriore è concettualmente simile a quella usata nel 2011 ma è stata rivista in ogni dettaglio ed è più efficiente; naturalmente, è ancora dotata del sistema di riduzione della resistenza all’avanzamento (DRS), azionato idraulicamente. Le prese d’aria dei freni sono state riviste, sia sull’anteriore che sul posteriore, e si è lavorato insieme alla Brembo per l’ottimizzazione dell’impianto frenante. Secondo la tradizione Ferrari, molto tempo è stato dedicato al rendimento e all’ottimizzazione dei materiali impiegati, alla fase di disegnazione di ciascuno dei circa seimila elementi che compongono la vettura anche al fine di rendere più efficaci ed efficienti tutte le operazioni che si svolgono in pista. Ovviamente, il controllo di qualità rimane un aspetto cruciale così come l’obiettivo di raggiungere il livello più alto di prestazione ed affidabilità, mantenendo il più elevato standard di sicurezza possibile.

 

  • Autotelaio: in materiale composito a nido d’ape con fibra di carbonio
  • Cambio: longitudinale Ferrari, Comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce, 7 marce +Rm
  • Freni: a disco autoventilanti in carbonio Brembo
  • Sospensioni: indipendenti a tirante e molla di torsione anteriore/posteriore
  • Peso con acqua, olio e pilota: 640 kg
  • Cerchi: OZ (anteriori e posteriori) da 13” pollici

 

 


MOTORE

Il motore della F2012 è un’evoluzione di quello che equipaggiava la vettura dello scorso anno, dato che il regolamento tecnico impone il divieto di modifiche degli organi interni rivolte ad aumentarne le prestazioni. Un grande sforzo è stato compiuto al fine di migliorare l’istallazione nel nuovo telaio al fine di non penalizzare l’aerodinamica della vettura. Un’altro punto su cui hanno lavorato gli ingegneri di Maranello è il degrado prestazionale, con l’obiettivo di mantenere il livello della prestazione il più elevato possibile lungo tutto l’arco di utilizzo di ogni unità, ormai arrivato ad una vita media di tre gare. Il sistema di recupero dell’energia cinetica (KERS) mantiene la sua collocazione nella parte inferiore-centrale della vettura (scelta volta anche a massimizzare la sicurezza) e ha subito una revisione mirata principalmente all’alleggerimento e al miglioramento dell’efficienza di alcune delle sue componenti. La pluridecennale collaborazione tecnica con la Shell ha permesso un ulteriore progresso sul fronte della benzina e dei lubrificanti, rivolto sia ad aumentare la prestazione in termini assoluti e alla sua permanenza durante il periodo d’utilizzo del propulsore sia a ridurre i consumi. Come sempre, grande attenzione è stata dedicata all’elettronica della vettura, soprattutto come riduzione dei pesi e affidabilità.

 

Ferrari V8

  • Tipo: 056
  • Numero cilindri: 8
  • Blocco cilindri in alluminio; fusione in sabbia V 90°
  • Numero di valvole: 32
  • Distribuzione pneumatica
  • Cilindrata totale: 2398 cm3
  • Alesaggio e pistoni: 98 mm
  • Peso > 95 kg
  • Iniezione e accensione elettronica
  • Benzina: Shell V-Power
  • Lubrificante: Shell Helix Ultra

 

 

 

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Author: Manuel Morlini

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