Gran Premio d’Italia: orari in tv

A due settimane dall’avvincente Gran premio del Belgio nello splendido circuito di Spa-Francorchamps, il mondiale di formula 1 giunge all’appuntamento più atteso con il Gran Premio d’Italia. La gara si svolgerà nel “tempio della velocità”: il circuito di Monza. Il circuito è il più veloce ed emozionante dell’intero mondiale e ogni anno garantisce spettacolo e sorpassi. La lotta al titolo iridato sembra ormai conclusa, in quanto il leader del mondiale Sebastian Vettel ha un margine di ben 92 punti sul suo diretto inseguitore Mark Webber e 102 punti su Fernando Alonso. Ferrari e McLaren-Mercedes non intendono cedere e daranno il massimo fino a quando la matematica metterà fine alle loro speranze. Lewis Hamilton invece, ha affermato chiaramente di aver abbandonato ogni speranza per il titolo mondiale, ma Alonso e Button non sono dello stesso parere. Le qualifiche per definire la pole position e la griglia di partenza del Gran Premio d’Italia saranno trasmesse Sabato 10 settembre alle ore 14:00 in diretta su Rai2, mentre la gara inizierà Domenica 11 settembre alle ore 14:00 in diretta su Rai1.

 

 

ORARI IN TV


Qualifiche:

  • Giorno: sabato 10 settembre 2011
  • Ore: 14:00
  • Canale: Rai2

 

Gara:

  • Giorno: domenica 11 settembre 2011
  • Ore: 14:00
  • Canale: Rai1

 

 

STORIA DEL CIRCUITO DI MONZA

L’Autodromo di Monza è un circuito automobilistico internazionale situato all’interno del Parco di Monza. È tra gli autodromi più antichi al mondo, insieme a Indianapolis, Brooklands e a Montlhéry ed è famoso per ospitare il Gran Premio d’Italia di Formula 1 dal 1922, senza interruzioni. Il tracciato è il più veloce tra quelli iridati, con una velocità media che può arrivare a 260,395 km/h. La costruzione dell’autodromo fu decisa nel gennaio del 1922 dall’Automobile Club di Milano per commemorare il venticinquesimo anniversario dalla fondazione. I lavori iniziarono il 15 maggio e in soli 110 giorni fu completato. Il primo giro completo di pista fu percorso il 28 luglio da Pietro Bordino e Felice Nazzaro su una Fiat 570. Si trattava del terzo circuito permanente realizzato al mondo, preceduto solo dalla pista americana di Indianapolis (1909) e da quella inglese di Brooklands (1907), oggi non più esistente essendo caduta in disuso nel 1939 alla vigilia della secondo conflitto mondiale e definitivamente chiusa nel 1945.

 

Le origini:

Il progetto preliminare prevedeva un tracciato a forma di “otto” della lunghezza di 14 km, ma a causa dell’impatto sul Parco Reale si decise invece di approvare un progetto che utilizzasse in gran parte le preesistenti strade del Parco e limitasse l’abbattimento degli alberi. Tale progetto, redatto dall’ingegner Arturo Mercanti, allora direttore dell’Automobile Club di Milano, dall’ingegner Alfredo Rosselli e dall’ingegner Piero Puricelli, prevedeva un circuito costituito da due anelli che potevano essere utilizzati insieme, alternando un giro dell’uno a un giro dell’altro (il rettilineo d’arrivo era in comune e, in questo caso, veniva diviso in due corsie), oppure separatamente: una pista stradale di 5.500 metri con sette curve, e un anello di alta velocità di forma ovale con due curve sopraelevate, lungo 4.500 metri. Nei primi anni il Gran Premio d’Italia si svolse sul circuito completo di 10 km; ma dopo il gravissimo incidente avvenuto nel 1928, nel quale il pilota Emilio Materassi perse il controllo dell’auto sul rettilineo d’arrivo e piombò in mezzo al pubblico assiepato a bordo pista uccidendo 20 spettatori e ferendone oltre 40, vennero effettuate diverse variazioni al tracciato per ridurne la velocità.

 

Il dopoguerra:

Il 17 ottobre 1948, dopo i danni subiti per gli eventi bellici e le successive ricostruzioni, viene inaugurato il nuovo ingresso pista ed altre strutture dell’autodromo. Nel 1955 visti i sempre più frequenti tentativi di record della velocità e per cercare di mettere in sicurezza il circuito, impose ai gestori la riprogettazione dell’Anello di Alta Velocità da costruirsi sulle ceneri del tracciato di quello abbattuto nel 1938. Negli anni successivi molti furono gli incidenti, nei quali persero la vita piloti e spettatori. Il circuito fu così modificato nel corso degli anni e reso più sicuro, fino ad arrivare ai giorni nostri. Monza è uno dei pochissimi circuiti al mondo in grado di regalare emozioni non solo per la bellezza del tracciato e dello spettacolo, ma per la passione con cui è stato concepito e progettato, con la quale in novant’anni di attività piloti e persone hanno varcato l’ingresso del circuito, donando gioie, delusioni e spesso anche la propria vita. Ma è proprio grazie alla passione e al ricordo di queste persone che oggi Monza è il tempio mondiale della velocità.

LA GARA

  • Numero di Giri: 53
  • Lunghezza del circuito: 5.793 km
  • km da percorrere in totale: 306.720 km
  • Giro record: 1:21.046 – R Barrichello (2004)

 

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Author: Manuel Morlini

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