La Green Technology di Suzuki: efficienza e piacere di guida in salsa giapponese

I giapponesi di Suzuki, al pari di tutte le altre Case automobilistiche, continuano ad investire e a progettare nuove strategie al fine di ottimizzare l’efficienza delle proprie auto, riducendone i consumi e l’impatto ambientale, pur aumentandone allo stesso tempo la sicurezza e le qualità dinamiche.

La formula Green Technology riassume bene i cardini del lavoro che stanno facendo: si parla di “tecnologia verde”, il colore legato tradizionalmente al concetto di ecologia.

Per raggiungere l’obiettivo, si lavora molto sulle piattaforme utilizzate: in questo modo, infatti, si può agire efficacemente sul fattore peso, oltre ad essere in grado di incrementare il livello di sicurezza e il piacere di guida.

Si è visto sui prototipi iK-2 e iM-4, presentati al Salone di Ginevra dello scorso marzo, modelli che anticipano in maniera chiara ciò che vedremo sul mercato, tra qualche tempo.

Suzuki-green-technology-boosterjet-SHVSProprio con questi concept, infatti, Suzuki ha introdotto due nuove piattaforme, che si caratterizzano per un risparmio di peso pari al 15% rispetto alla produzione attuale.

Questo è stato reso possibile grazie all’utilizzo di nuovi acciai ad alta resistenza e all’impiego di un minor numero di componenti legati alla struttura centrale, che però non inciderà negativamente sulla rigidità della stessa.

La rivisitazione ha toccato, tra l’altro, anche la forma dei passaruota, ora più lineare, per una resa aerodinamica superiore e un miglioramento del 30% in termini di resistenza e flessione, conseguente all’eliminazione di strutture di rinforzo non più necessarie.

 

La nuova tecnologia BOOSTERJET

BoosterJet-Suzuki-2La Green Technology riguarda, ovviamente, anche i motori. A Ginevra, la Suzuki iK-2 montava un nuovo propulsore BOOSTERJET, un 1.0 benzina a iniezione diretta e turbocompresso, capace di abbinare buone prestazioni e bassi consumi. Un’altra novità è rappresentata dal sistema di ibridazione SHVS (Smart Hybrid Vehicle Suzuki), costituito sostanzialmente da un ISG (Integrated Starter Generator) e da una batteria ausiliaria agli ioni di litio, che svolge le funzioni di avviamento del motore, generazione di corrente in frenata e supporto al propulsore mediante la generazione di ulteriore coppia motrice.

Infine, la Casa ha sviluppato un nuovo cambio automatizzato, l’AGS (Auto Gear Shift), che consente di guidare in modalità automatica, lasciando al sistema il compito di cambiare le marce, oppure in manuale, preservando così il feeling tradizionale. Anche in questo caso, i tecnici hanno perseguito l’obiettivo di ridurre il peso e aumentare il piacere di guida, integrando in un’unica soluzione attuatore e selettore del cambio.

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Author: Mattia Piergentili

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