Nuova Lancia Ypsilon: salone di Ginevra 2011

Lancia si presenta al salone dell’auto di Ginevra 2011 con una gamma di vetture totalmente rinnovata, capace di coprire tutti i segmenti di mercato, dal segmento A sino al segmento E. Ma la grande attesa è per la “piccola” di casa, la nuova Lancia Ypsilon, vettura da cui dipendono le sorti del brand torinese. Siamo stati al salone dell’auto di Ginevra 2011 per ammirare dal vivo la nuova citycar di Lancia e per riportare le prima impressioni riguardanti la qualità e il design della vettura. La gamma motori della nuova Ypsilon offrirà al lancio due motori benzina: il 1.2 8V da 69 CV disponibile anche a GPL e lo 0.9 TwinAir da 85CV, quest’ultimo anche con cambio semi-automatico DFN (Dolce Far Niente). Per quanto riguarda i diesel la Ypsilon offrirà il 1.3 Multijet-2 da 95 CV. La nuova Lancia Ypsilon debutterà in Italia ad aprile, con una garanzia estesa da 36 a 96 mesi, dal chilometraggio che sarà illimitato e dai contenuti. Scopriamo insieme come è fatta la nuova Lancia Ypsilon.


 

DESIGN

Nello stand Lancia erano presenti due versioni della nuova Ypsilon mediamente accessoriate: la prima in tinta marrone e la seconda in una tinta bicolore grigio chiaro/scuro. Esteticamente la nuova Ypsilon è molto bella, elegante e di classe.

 

All’anteriore debuttano la nuova calandra cromata a listelli orizzontali e i nuovi proiettori. Nella versione bicolore, il cofano motore ha la stessa tinta del tettuccio della vettura, e la forma del cofano ricorda le forme dello scudetto lancia.

 

La fiancata e pulita e lineare, con una leggera concavità tra la portiera anteriore e posteriore. Nella portiera posteriore troviamo la maniglia nascosta nel montante, che permette alla Ypsilon di avere l’appeal da tre porte pur avendone cinque. La comodità delle cinque porte è stata apprezzata soprattutto dal pubblico femminile presente nello stand, oltre agli infiniti apprezzamenti alla linea della piccola di casa Lancia.

 

Il posteriore è una delle parti più riuscite della vettura. La linea del portellone segue quella del tettuccio della vettura, con proporzioni visivamente piacevoli.  I fari posteriori, che adottano tecnologia LED, hanno un design tutto nuovo e molto raffinato che prosegue sulla fiancata verso la portiera posteriore, in modo simile alla Lancia Delta.

 

Il bagagliaio è capiente e regolare, con un piano di carico non troppo alto e di facile accesso. Il lunotto posteriore è anch’esso ispirato alla Lancia Delta, dove la cornice nera intorno al lunotto copre tutta la superficie del bagagliaio. Nella parte inferiore del paraurti troviamo i fari retronebbia e retromarcia, come su tutte le ultime vetture Lancia. L’accesso al bagagliaio è una delle prime imperfezioni che abbiamo notato. La scelta adottata da Lancia per l’apertura del bagagliaio non è infatti delle migliori. Il bagagliaio si apre premendo un pulsante posto fra le luci illumina targa e non premendo il logo Lancia come accade per tutte le vetture del gruppo Fiat.

 

Questa soluzione è leggermente più scomoda in quanto il logo Lancia sarebbe più facile e intuitivo per l’apertura del bagagliaio, mentre il pulsante, oltre ad essere di dimensioni medio-piccole e non facile da individuare, è soggetto alla sporcizia che di solito si deposita sulla targa ed è posto in una posizione scomoda.

 

 

 

 

 

INTERNI

All’interno, abbiamo alcune note dolenti. I pannelli porta sono di buona fattura, ma le plastiche presenti in tutto l’abitacolo sono di media qualità e alle volte leggermente dure. La plancia ha la stessa impostazione particolare del modello precedente, con la strumentazione posta al centro della plancia. A primo impatto però, lo stile interno non convince. La parte centrale è composta da una plastica liscia e piacevole al tatto, ma essendo molto lucida presenta molti riflessi e si sporca facilmente. Il cambio è posizionato più in alto per favorire il comfort di guida, ma le plastiche con cui è composto non sono delle migliori.

 

Altra soluzione discutibile è l’apertura del cassettino portaoggetti lato passeggero, il quale è sprovvisto di “pistoncino” di rallentamento, con il risultato che qualora si apra il vano, questo urta contro le ginocchia del passeggero senza rallentare. Questa soluzione, per una vettura dichiarata “premium”, non è di certo ottimale, ma va ricordato che le Ypsilon esposte sono ancora vetture pre-serie.

 

Lo spazio all’interno è abbondante e i sedili sono molto comodi sia all’anteriore che al posteriore. Al posteriore però si ha una grave carenza di abitabilità. Infatti non appena si prende posto sui sedili posteriori, non si ha abbastanza spazio in altezza e persone alte 1.80 cm non riescono fisicamente a sedersi comodamente senza toccare il tettuccio. Per poter essere davvero comodi occorre un’altezza non superiore a 1.75 cm. Questo è molto strano se pensiamo che nel modello precedente, l’abitabilità abbondava anche al posteriore, e passeggeri fino a 1.85 cm prendevano posto senza particolari problemi. Per le gambe invece, si ha molto spazio.


Nel complesso quindi, la nuova LanciaYpsilon è stata promossa a pieni voti per quanto riguarda il design e lo stile esterno, ma non possiamo dire altrettanto per  interni e plastiche. In generale le plastiche sono di medio livello e leggermente dure e il design della plancia non è dei più piacevoli. Se uniamo questo alla scarsa abitabilità posteriore e discutibili scelte riguardanti alcune soluzioni tecnico/stilistiche, la Ypsilon dovrà essere rivista in alcuni punti per essere giudicata “premium”. Confidiamo nel fatto che alcuni difetti sono dati dalle vetture ancora in pre-serie e non definitive, ma ci aspettavamo molto di più dalla piccola citycar da cui dipendono le sorti del brand torinese.


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Author: Manuel Morlini

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