Alfa Romeo 4C “La Furiosa”: bicolore e Alcantara con Garage Italia Customs
Nov12

Alfa Romeo 4C “La Furiosa”: bicolore e Alcantara con Garage Italia Customs

Garage Italia Customs e Lapo Elkann si presentano al Salone dell’Auto di Dubai con l’Alfa Romeo 4C “La Furiosa”, esemplare unico della piccola supercar italiana con una nuova livrea e nuovi interni, personalizzati come solo il team di Lapo Elkann sa fare. Gli artigiani del Garage Italia Customs di Lapo, chiamati “Maestros”, sono specializzati nel trasformare qualsiasi auto in un’opera d’’arte unica nel suo genere, come già fatto con la bellissima 500X Black Tie “Gessata” e la Jeep Renegade. Disegnata dal capo del centro stile di Italia Customs, Carlo Borromeo, la 4C Furiosa si distingue grazie alla livrea bicolore rosso scuro opaco e nero opaco, mentre gli interni sono rivestiti in pelle rosso acceso “Accursio”, nome scelto in onore della nuova sede a Milano. La pelle rossa ricopre tutta la plancia, il volante, il tunnel ed i pannelli porta, mentre i sedili sono sempre in Alcantara nera e rossa. L’effetto finale è eccentrico e acceso, ma non poteva essere diversa per una vettura di Lapo. Ulteriore particolare riguarda la verniciatura dei montanti, rivestiti in pelle Alcantara con un effetto sfumato ottenuto con una stampa digitale. Oltre a rivestire completamente gli interni, con questa 4C Furiosa Alcantara inizia la sua partnership con Garage Italia Customs. Fari anteriori, specchietti esterni e prese d’aria sono in carbonio, e per questi è stato scelto il colore “rosso candy” che permette di lasciare intravedere la trama del carbonio, come a volerla valorizzare. FOTO ALFA ROMEO 4C LA FURIOSA [Show as...

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Ferrari F12tdf: 780 CV e ruote posteriori sterzanti
Oct17

Ferrari F12tdf: 780 CV e ruote posteriori sterzanti

Ferrari presenta la nuova Ferrari F12tdf, un concentrato di tecnologie e potenza incredibili, derivati strettamente dal mondo delle corse. Prodotta in soli 799 esemplari, questa versione estrema della Ferrari F12 riprende il nome storico “tdf” ovvero “tour de France”, denominazione derivata dalla 250 GT Berlinetta Tour de France del 1956, che allora rappresentava l’idea della Gran Turismo adatta sia alla pista che alla strada. Il Tour de France ovviamente non si riferisce all’omonima competizione di ciclismo, ma alla competizione automobilistica a tappe che si correva in Francia sin dal 1899, mentre l’ultima edizione fu disputata nel 1986. All’esterno, la F12tdf abbandona l’eleganza della F12 Berlinetta per soluzioni e linee più aggressive e sportive, come se in Ferrari avessero voluto che l’auto trasmettesse tutta la sua potenza e la sua cattiveria senza troppe presentazioni. L’anteriore è caratterizzato da una nuova presa d’aria nera e da passaruota allargati con elementi in nero, caratteristiche che allargano e incattiviscono il bolide di Maranello. Le fiancate rivelano tre sfoghi d’aria sui passaruota posteriori, mentre la parte posteriore è stata completamente ridisegnata, con spoiler mobile, terminali di scarico ed estrattore di dimensioni maggiori. La nuova aerodinamica ha permesso di aumentare dell’87% il carico mentre il lunotto posteriore ha un’inclinazione differente rispetto alla F12 per migliorare la resa dello spoiler. Per ridurre il sovrasterzo debutta inoltre il Passo Corto Virtuale (PCV), ovvero le ruote sterzanti al posteriore che aumentano l’agilità della vettura, mentre l’impianto frenante carboceramico è derivato dalla LaFerrari. INTERNI Gli interni mantengono il mix di eleganza sportiva delle vetture Ferrari, senza novità particolari, ma l’attenzione è stata posta alla riduzione del peso. Rispetto alla F12 infatti, la F12tdf perde ben 110 kg, (in totale, 1.524 kg di peso in ordine di marcia) grazie all’utilizzo dell’alcantara al posto della pelle, alla fibra di carbonio utilizzata per molti elementi dell’abitacolo e all’eliminazione di accessori “inutili”, come il vano portaoggetti (sostituito con un cuscino per il passeggero). MOTORE La Ferari F12 tdf è equipaggiata con il V12 aspirato 6.3 litri da 780 CV (40 CV in più) e 705 Nm di coppia, abbinato al cambio automatico a doppia frizione F.1 DCT a 7 marce, aggiornato con rapporti accorciati del 6% e tempi di cambiata ridotti del 30%. Il motore scatta da 0 a 100 km/h in soli 2,9 secondi e raggiunge i 200 km/h in soli 7,9 secondi! La velocità massima invece, è di oltre 340 km/h. Sul circuito di Fiorano, la tdf ha girato in 1:21 secondi, rifilando due secondi alla nuova 488 GTB. FOTO FERRARI F12TDF [Show as...

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Mercedes AMG Driving Academy: in pista con la gamma AMG
Oct14

Mercedes AMG Driving Academy: in pista con la gamma AMG

In una giornata fredda e piovosa all’Autodromo di Modena, abbiamo provato in pista tutta la gamma di Mercedes AMG insieme ai piloti della Mercedes AMG Driving Academy, partendo dalla più “piccola” Classe A 45 AMG, passando per la lussuosa Classe S63 AMG fino all’ultima sportiva “di razza” di Mercedes: La Mercedes-AMG GT. Non solo semplici giri di pista, ma un corso di guida vero e proprio su come guidare al meglio e sfruttare al massimo tutto il potenziale delle vetture AMG. Dopo un breve briefing iniziale su traiettorie, posizione di guida, trasferimenti di carico e posizione dello sguardo, si passa subito alla pista. TRAIETTORIE Si parte con le traiettorie: nel circuito diviso a “settori” per l’occasione, si affrontano 4 curve a bordo della Mercedes A 45 AMG e CLA 45 AMG Shooting Brake, seguendo la vettura guidata dai piloti della scuola AMG. Riuscire ad imitare e seguire le traiettorie veloci dei piloti esperti non è semplice, ma l’esercizio è ripetuto 20 volte e ad ogni “tornata” la confidenza con tracciato, traiettorie e curve aumenta sempre di più. L’asfalto leggermente bagnato non aiuta di certo nella percorrenza di curva, ma permette di capire come lavora la trazione integrale “on demand” ed i limiti delle vetture. In queste condizioni infatti la A45 AMG risulta più “leggera” nell’inserimento di curva rispetto alla CLA 45 AMG, che grazie alle dimensioni maggiori e al peso al posteriore risulta più piantata a terra. Entrambe però hanno un comportamnto divertente e sportivo, con uno sterzo preciso ed un’erogazione lineare, anche se ai bassi regimi ci si aspetterebbe qualcosa in più dai 360 CV. Entrambe le vetture sono facili ed intuitive e fanno capire bene i loro limiti: se si entra troppo allegri in curva, le vetture tenderanno ovviamente al sottosterzo con la trazione integrale che trasferirà coppia e motricità al posteriore per limitare i danni. Se questo non fosse sufficiente, basterà togliere un filo di gas per spostare il peso all’anteriore, riprendere grip e la traiettoria ideale per poi spalancare l’acceleratore in uscita di curva. Queste vetture fanno parte di quelle che curvano e si lasciano guidare bene anche “con il gas”. Molto divertenti e precise. CONTROLLO SU FONDO BAGNATO Nemmeno il tempo di abituarsi ai 360 CV delle “piccole” AMG che si passa alla prova del controllo su fondo bagnato a bordo della splendida Mercedes AMG GTs, equipaggiata con il nuovo V8 4.0 litri Biturbo da 510 CV. La prova consiste nel’affrontare una curva stretta a velocità elevata in tre fasi: sistemi elettronici inseriti, sistemi elettronici meno invasivi e sistemi elettronici completamente assenti. Inutile dire che gestire la coppia di 650 Nm sul bagnato in controsterzo non è una cosa facile, ma l’elettronica...

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Lamborghini Huracan spyder, il toro perde la testa
Sep21

Lamborghini Huracan spyder, il toro perde la testa

A Francoforte è presente anche la Lamborghini Huracan Spyder, versione scoperta della Huracan diretta rivale della Ferrari 488 Spider. Secondo gli esperti era programmata per il Salone di Ginevra ma l’uscita della rivale di Maranello avrebbe costretto i tecnici di Sant’Agata ad affrettare i tempi. La Huracan LP 610-4 spyder si presenta in terra tedesca con una linea in tutto e per tutto simile a quella della versione coupé, con grosse prese d’aria all’anteriore, muso schiacciato verso il basso, gruppi ottici a led dal disegno moderno e parabrezza molto inclinato. In questa versione spyder è la capote in tela ad attirare le attenzioni: il meccanismo di apertura e chiusura impiega 17 secondi per compiere tutta l’operazione ed è attivabile fino ad una velocità di 50 km/h. Inoltre ha la possibilità di azionare in maniera indipendente il lunotto posteriore, che funge da frangivento, se la capote è abassata. Dal punto di vista meccanico la spyder condivide l’architettura della coupé, con telaio ibrido in alluminio e carbonio che garantisce un peso ridotto e una rigidità torsionale fino al 40% superiore rispetto, ad esempio, al telaio della Gallardo spyder. Il fondo della vettura è completamente piatto, il che contribuisce a sfruttare al massimo gli effetti dell’estrattore e dello spoiler posteriore. È possibile selezionare diverse modalità di guida, come sulla coupé, ed avere come optional gli ammortizzatori magnetoreologici, che variano la densità del fluido interno con una reazione ad un campo magnetico controllato elettronicamente, il che permette di adattarsi in maniera immediata alle condizioni della strada. L’impianto frenante monta dischi carboceramici per resistere alle alte temperature. MOTORE Sotto il cofano la Huracan spyder monta il V10 5.2 litri da 610 CV e 560 Nm di coppia, che spinge il toro di Sant’Agata sullo 0-100 in appena 3,4 secondi e ne impiega appena 10,2 per raggiungere i  200 Km/h, con una velocità massima di 324 km/h. Per quanto riguarda il motore è molto interessante la tecnologia Cylinder on Demand che permette di disattivare ben 5 cilindri su dieci quando non si preme a fondo l’acceleratore e insieme al sistema start and stop permette di contenere consumi ed emissioni. Il cambio, infine, è un 7 marce doppia frizione, unito  alla trazione integrale che ripartisce la coppia: 43% all’anteriore e 57% al posteriore, ma con la possibilità di variare adattandosi al grip e al fondo stradale. Il risultato è una vettura estremamente sportiva e dinamica: la Huracan ha perso la testa ma non il carattere. FOTO LAMBORGHINI HURACAN SPYDER [Show as...

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Lamborghini Aventador Superveloce Roadster: la scoperta da 750 CV
Aug18

Lamborghini Aventador Superveloce Roadster: la scoperta da 750 CV

Lamborghini svela la sua hypercar per Francoforte: la Lamborghini Aventador Superveloce Roadster, versione con tettuccio asportabile della Aventador Superveloce. Il nome per intero è Lamborghini Aventador LP 750-4 Superveloce Roadster, dove LP indica la posizione del motore “Longitudinale Posteriore”, 750 sono i cavalli e 4 sono le ruote motrici (trazione integrale). La Superveloce Roadtser è una hypercar cattiva, con un design spinto e ricercato che trasuda potenza da ogni spigolo dell’anteriore, delle fiancate e del posteriore. Cofano motore, spoiler posteriore e prese d’aria laterali sono in fibra di carbonio, mentre il cofano anteriore, i parafanghi anteriori e le porte sono in Alluminio. Il tettuccio asportabile è composto da due elementi in carbonio che possono essere riposti nel vano sotto al cofano anteriore. Nuovo anche l’impianto frenante carboceramico anteriore e posteriore con pinze freno a 6 cilindri davanti e 4 cilindri dietro, insieme a gomme sono da 20 pollici all’anteriore e da 21 al posteriore. Al da la del design da sogno e dei dettagli, quello che interessa è il motore, che non poteva essere altro che il V12 di 6.5 litri da 750 CV e 690 Nm di coppia, abbinato al cambio automatico a 7 rapporti ISR, alle sospensioni a controllo elettronico e alla trazione integrale. Il 12 cilindri permette alle Roadster di raggiungere i 100 km/h in soli 2,9 secondi e di raggiungere i 350 km/h di velocità massima. Grazie ad una riduzione del peso di circa 50 kg rispetto alla versione tradizionale, la Superleggera vanta ora un rapporto peso potenza di 2,1 kg/CV. La Lamborghini Aventador Superveloce Roadster sarà prodotta in soli 500 esemplari. Il prezzo per questo sogno a 4 ruote? 435.540 euro (di partenza). E questo colore blu sembra voler dire qualcosa a Ferrari e alla sua ultima 488 Spider. FOTO LAMBORGHINI AVENTADOR SUPERLEGGERA ROADSTER [Show as...

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Ferrari F12 GTO: prima immagine della versione estrema
Aug04

Ferrari F12 GTO: prima immagine della versione estrema

Se la 458 Spider ha scaldato i cuori degli appassionati ed i riflettori del salone di Francoforte, Ferrari non intende fermarsi qui. Al salone tedesco infatti, la casa del cavallino presenterà anche la Ferrari F12 GTO, versione potenziata e sportiva della F12 Berlinetta. Da sempre, la sigla GTO (Gran Turismo Omologata) evoca la storia del cavallino e della 250 GTO del ’62, e che ha accompagnato molti modelli sportivi di Ferrari. Dalla prima foto di carscoops, possiamo notare come il posteriore e le fiancate siano fortemente sportivi, insieme ai 4 terminali di scarico sporgenti e al nuovo estrattore posteriore. Altri dettagli sono le feritoie sui passaruota posteriori e gli sfoghi d’aria laterali verniciati di nero a contrasto con il Giallo Modena della livrea. Per quanto riguarda il motore, la F12 GTO monterà sempre il V12 di 6,2 litri che per l’occasione potrebbe ottenere da 30 a 70 CV in più fino ad arrivare a ben 800 CV circa, abbinato al cambio F1 doppia frizione a 7 rapporti. La F12 accelera da 0 a 100 km/h in 3,1 secondi. Riuscirà a scendere sotto i 3 secondi questa GTO? lo sapremo a...

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