Auto elettriche: nuove batterie più efficienti da Volkswagen
Mar24

Auto elettriche: nuove batterie più efficienti da Volkswagen

Le vetture elettriche stanno dimostrando che possono essere una valida alternativa alla auto tradizionali alimentate a combustibili fossili, grazie alle ottime prestazioni, ai bassi costi dell’energia elettrica e alle emissioni ridotte a zero. Il punto debole di queste vetture (per ora) è l’autonomia che, nel migliore dei casi, può arrivare a soli 200 km dichiarati dalle case, chilometri che nell’utilizzo quotidiano non vanno però oltre i 130 km effettivi. L’unica vettura che ad oggi permette un utilizzo ottimale e libero dal pensiero di rimanere senza ricarica è la Tesla Model S, vettura che offre fino a 508 km di autonomia e prestazioni impressionanti, ma ovviamente ad un prezzo proibitivo per la maggior parte degli automobilisti. Tolta la Tesla quindi, ad oggi non ci sono vetture che permettano un utilizzo quotidiano ad un prezzo accessibile. Inoltre il pacco batterie è l’elemento che fa lievitare il costo delle vetture elettriche, tanto da vedere una semplice Volkswagen e-Up! al prezzo di 29.000 euro (grazie agli incentivi) e la BMW i3 che abbiamo provato su strada a circa 46.000 euro, prezzi comunque alti se pensiamo alla tipologia di vetture e se pensiamo al costo di una Up! alimentata a metano. Nel caso in cui si riuscisse però ad ottenere batterie a costi ridotti e con un’autonomia di 300 km o più, paragonabile con Metano e GPL ad esempio, le cose cambierebbero radicalmente e le auto elettriche diventerebbero più appetibili per tutti gli utenti e tutte le tasche, aprendo le porte ad un nuovo mercato con un’espansione senza precedenti. Per questi motivi, Volkswagen ha investito molto nella ricerca di una nuova tipologia di batterie più efficiente e meno costosa. Secondo il Telegraph, Volkswagen avrebbe trovato, in collaborazione con Sanyo, un’inedita tipologia di batterie in grado di offrire un livello di energia di tre o quattro volte superiore alle batterie attuali mantenendo le stesse dimensioni e gli stessi ingombri di quelle attuali. I test sarebbero stati svolti con batterie da 24 kWh fino a 37 kWh, ma sarebbero in fase di test e sviluppo anche batterie da 80 kWh, sempre con gli stessi ingombri, le quali garantirebbero alla e-Up! un’autonomia di oltre 600 km o di circa 550 km per una Volkswagen e-Golf. Da ricerche di mercato però è emerso che la seconda vettura è utilizzata per piccoli spostamenti urbani e l’autonomia di 200 km è quella che i clienti chiedono. Queste nuove batterie potrebbero essere utilizzate per diminuire gli ingombri, diminuire il peso e di conseguenza la quantità di Litio, abbassando il costo delle vetture ed offrendo solo 200 km di autonomia. Queste notizie non sono state ancora ufficializzate, ma è ormai assodato che il...

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Auto elettriche: una nuova tecnologia diminuirà tempi di ricarica e costi
Jun06

Auto elettriche: una nuova tecnologia diminuirà tempi di ricarica e costi

Il mondo dei veicoli elettrici, già ampiamente sviluppato in campo industriale (vedi muletti, golf car ecc.), è in continuo fermento, soprattutto in campo automotive, dove le auto elettriche stanno ottenendo un buon successo in un settore “intoccabile” sino a qualche anno fa. Un gruppo di ricercatori dell’università di Chalmers – Gotheborg (Svezia), conosciuta a livello internazionale per le sue attività di ricerca ed innovazione in moltissimi campi, ha ideato un nuovo sistema di ricarica delle batterie che integra motore elettrico e caricatore delle batterie in un’unico elemento. Il professor Saeid Haghbin, ingegnere elettrico, ha intrapreso i suoi studi di dottorato al fine di sviluppare un caricatore ottimale per veicoli elettrici, in quanto i tempi di ricarica e la tecnologia con cui sono costruite le batterie, sono attualmente il punto debole di queste vetture. Il risultato, come anticipato precedentemente, è un nuovo sistema integrato ad alta potenza che unisce in un’unico elemento il motore elettrico e il caricatore delle batterie, in cui è stato introdotto un nuovo metodo di trasferimento della potenza che comprende un nuovo componente chiamato “trasformatore rotante”. Haghbin spiega: “Lo scenario ideale, sarebbe quello di avere un caricabatterie abbastanza potente da ricaricare un veicolo in soli 5-10 minuti, ma questo avrebbe un costo di circa 80.000 euro, cioè più del valore della vettura stessa. La domanda che ci siamo posti è stata: come possiamo ridurre le dimensioni, il peso e il prezzo del caricabatterie di bordo?”     Dato che il motore elettrico e l’inverter non vengono utilizzati durante la ricarica delle batterie, i ricercatori hanno esaminato la possibilità di integrare entrambi nel circuito di ricarica e di progettare una sorta di motore integrato al caricabatterie. In altre parole, è possibile utilizzare il motore e l’inverter nel circuito di carica, per aumentare la potenza di caricamento ad un costo inferiore? “Invece di avere un caricabatterie a parte” prosegue Haghbin, “abbiamo introdotto un nuovo elemento per il trasferimento di potenza, il “Trasformatore Rotante”, il quale è stato sviluppato per il trasferire energia elettrica durante la rotazione. La batteria viene caricata tramite il trasformatore ed un motore elettrico bifase appositamente progettato per questo scopo”. Questa nuova concezione di caricabatterie integrato è ancora in fase sperimentale e saranno necessari ulteriori studi e sperimentazioni per ottenere un sistema efficiente e ottimale. Dagli studi iniziali è emerso che questa tecnologia, rispetto ai caricatori attuali, diminuisce i tempi di ricarica delle batterie da 8 a 2 ore e diminuisce il costo di oltre 2.000 euro. Il sistema è stato brevettato dall’università di Chalmers a livello mondiale e la casa automobilistica Volvo si è dimostrata interessata a questa tecnologia, che sarà inserita sulle proprie vetture, sia elettriche che...

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