FCA: accordo con Google per la guida autonoma
May04

FCA: accordo con Google per la guida autonoma

Ore è ufficiale. Con un’importante accordo che avrà molti risvolti nel mondo dell’auto, FCA e Google hanno firmato l’intesa per costruire insieme l’auto che si guida da sola, proiettando FCA un passo avanti alle rivali, sia in termini tecnologici, sia in termini di connettività e dati. L’accordo prevede la fornitura da parte del gruppo FCA di circa 100 Chrysler Pacifica a Google, in modo tale che l’azienda più famosa del web possa utilizzarle come base per sviluppare su un’auto prodotta in scala la guida autonoma. Dopo mesi di trattative, Google ha accettato la proposta di FCA, non solo grazie alla condivisione dei dati (cosa che invece ha bloccato l’accordo con Ford), ma anche perché l’accordo porterà alla prima auto di Google, ovviamente prodotta da FCA. Un po’ come accade per gli smartphone: Google mette la tecnologia interna ed i costruttori i mezzi per costruirli. Lo stesso sarà per l’auto di Google. Sergio Marchionne ha commentato così l’accordo: “Lavorare con Google offre a FCA la possibilità di collaborare con una delle maggiori società tecnologiche al mondo per accelerare l’innovazione nell’industria automobilistica. L’esperienza che tutte e due le aziende acquisteranno sarà fondamentale per offrire soluzioni tecnologiche nel settore automobilistico, che avranno benefici per i consumatori. L’auto senza conducente progettata da Google può rendere le nostre strade più sicure ed aumentare la mobilità di milioni di persone che non possono guidare” L’auto a guida autonoma di FCA La fase sperimentale del progetto dell’auto a guida autonoma di Google dura da 7 anni, e manca ancora un anno per poterla considerare conclusa. Ad oggi, la flotta di auto senza guidatore ha percorso più di 4 milioni di km sulle strade degli Stati Uniti, con un bilancio di 14 incidenti causati da altri veicoli e solo 1 incidente causato dalla Google Car, quando ha colpito la fiancata di un Bus cambiando corsia. Se al termine di questi 8 anni di test i risultati saranno considerati ottimi, FCA inizierà la produzione in piccola scala della Chrysler Pacifica a guida autonoma, incrementandola in base alle richieste di mercato. Più sicurezza La scommessa di FCA e Google è di arrivare un giorno all’auto intelligente che si sposta da sola, un sistema che in un futuro prossimo permetterebbe di dimezzare le auto in circolazione, evitare migliaia di incidenti e lunghe code nelle ore di punta, ottimizzando i trasporti ed il tempo delle persone. Ovviamente sembra di descrivere la trama di un film di fantascienza, ma se pensiamo a cosa è stata in grado di fare la tecnologia negli ultimi 10 anni, questo traguardo è davvero vicino. Ma la vera domanda di ogni appassionato di auto è: che fine farà il piacere di guida,...

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Tecnologia: Volvo e Microsoft per realtà virtuale e guida autonoma
Nov26

Tecnologia: Volvo e Microsoft per realtà virtuale e guida autonoma

Per migliorare la produttività e sviluppare le tecnologie automobilistiche future, Volvo collaborerà con Microsoft con nuovi strumenti di realtà virtuale come Microsoft HoloLens, il primo computer olografico al mondo indossabile dagli utenti, completamente senza cavi o connessione a PC. Il software potrebbe essere utilizzato in futuro per ridefinire il primo contatto e la prima esperienza dei clienti con le nuove vetture, arrivando anche all’acquisto finale. Non è da escludere inoltre una futura collaborazione anche per le tecnologie di guida autonoma, sempre più vicina, e l’utilizzo dei dati generati dalle automobili connesse in rete per offrire nuovi servizi e aumentare la sicurezza. La dimostrazione di HoloLens si è svolta presso la sede di Microsoft di Redmond (Stati Uniti), e ha illustrato come i clienti potrebbero utilizzare la “mixed reality” per configurare le automobili in modalità tridimensionale. Björn Annwall, Senior Vice President, Marketing, Vendite & Assistenza Clienti di Volvo Cars ha affermato: “HoloLens offre la libertà di creare un’esperienza personalizzata che può essere guidata dai clienti stessi. Immaginate di utilizzare la mixed reality per scegliere il tipo di auto che desiderate, per visionarne i colori disponibili, i cerchioni o per capirne meglio le dotazioni, i servizi e le opzioni” La tecnologia HoloLens indossabile potrebbe inoltre consentire ai concessionari di vendere le auto non solo all’interno delle concessionarie, ma anche in centri commerciali o altri luoghi diversi e esterni, grazie alla realtà aumentata che potrebbe offrire il sistema. Da sempre attenta alla sicurezza, Volvo ha annunciato inoltre l’avvio di un programma dal nome DriveMe che prevede che 100 vetture connesse in Rete e con guida autonoma vengano affidate a clienti reali e da questi guidate su strade pubbliche dentro e attorno alla città svedese di Goteborg entro il 2017: si tratta del più vasto esperimento di guida autonoma al mondo. Riusciranno realtà aumentata e guida autonoma a migliorare la vita degli automobilisti? Nonostante la migliore sicurezza che porterebbe, la guida autonoma ha già diviso gli appassionati di auto e siamo certi che anche la vendita “virtuale” delle vetture porterà ad ulteriori grattacapi. Voi cosa ne pensate? VIDEO VOLVO MICROSOFT...

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Porsche Mission E, il futuro secondo Porsche
Sep28

Porsche Mission E, il futuro secondo Porsche

Porsche a Francoforte ha presentato la Porsche Mission E andando a sfidare direttamente Tesla (la casa americana che produce auto elettriche) e realizzando una concept che prefigura una possibile berlina di segmento inferiore alla Panamera, già da tempo nei progetti della casa di Zuffenhausen. La Mission E è anche uno studio sugli stilemi che vedremo sulle Porsche del futuro: e allora analizzarne la linea diventa molto importante. Alcuni elementi vengono direttamente della tradizione come, ad esempio, i fianchi sul passaruota posteriore che così come i finestrini  posteriori, richiamano la 911. I gruppi ottici anteriori sono invece dei proiettori matrix LED a quattro elementi simili a quelli visti nella 918 Spyder. La fiancata è caratterizzata dalle portiere ad apertura contrapposta e spicca l’assenza del montante centrale, che favorisce l’accesso ai posti dietro. Inoltre risaltano la presa d’aria dietro il passaruota anteriore e le minigonne con colore a contrasto. Al posteriore spicca invece lo spoiler che sovrasta i fari caratterizzati da un’unica linea che taglia trasversalmente la vettura e che ingloba il logo della casa, e un enorme estrattore sotto il paraurti posteriore. I cerchi bicolore in bianco e nero, da 21’ pollici all’anteriore e 22 al posteriore, sono interamente realizzati in fibra di carbonio. INTERNI All’interno la strumentazione è replicata su uno schermo curvo Oled, mentre gli schermi 3D presenti all’interno dell’auto modificano il posizionamento degli oggetti in base alla posizione del guidatore per garantire così sempre la massima visibilità. I comandi di bordo sono attivabili sia attraverso un sistema di tracciamento dello sguardo, sia tramite input gestuali. Inoltre è disponibile un sistema olografico in grado di disporre i principali comandi davanti alla console centrale. Comandi replicati anche sullo schermo, che ovviamente è touch screen. L’accesso alle funzioni di bordo è possibile anche attraverso il Porsche Car Connect, che consente di accedere in remoto. Questo sistema permette anche di inviare informazioni di diagnostica alle officine autorizzate, o aggiornamenti per telaio, infotainment e propulsori scaricabili dal Porsche Connect Store. MECCANICA E MOTORI Dal punto di vista tecnico la Mission E ha una struttura in alluminio, acciaio e CFRP per ottenere un ottimo bilanciamento tra rigidità, sicurezza e peso. I propulsori sono due motori elettrici sincroni a magneti permanenti simili a quelli della 919 Hybrid LMP1, che oltre a spingere la vettura gestiscono la potenza e il recupero dell’energia in frenata. Oltre alla trazione integrale anche la sterzata è integrale. L’impianto elettrico è da 800 Volt, che rispetto ai 400 Volt consente una risposta più pronta anche nelle accelerazioni ripetute. Le batterie sono disposte sotto l’abitacolo per garantire un centro di gravità basso ed un migliore bilanciamento dei pesi. La ricarica può avvenire in...

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Nuova Opel Astra: nuovi sedili con massaggio e climatizzazione
Aug07

Nuova Opel Astra: nuovi sedili con massaggio e climatizzazione

Opel presenta i nuovi sedili, certificati AGR, con numerose funzioni e disponibili come optional sulla nuova Opel Astra. La nuova generazione dell’Opel Astra infatti (che sarà presentata al Salone di Francoforte il prossimo settembre) monterà tutta una serie di interessanti componenti con l’intento di mettere a disposizione del grande pubblico tecnologie normalmente riservate a vetture di fascia più alta. Tra questi spiccano i nuovi sedili ergonomici premium di Opel (500 euro per il sedile del guidatore) certificati dall’AGR, ente indipendente di medici ed esperti che si occupa di problemi posturali, che ha già certificato in passato altri sedili del marchio tedesco. Regolabili in ben 18 direzioni presentano persino la regolazione in larghezza delle imbottiture laterali. Possono essere dotati di tutta una serie di accessori normalmente non disponibili su vetture di questa categoria, come la funzione massaggio o quella di climatizzazione. Molto interessante anche il fatto che i nuovi sedili siano pensati per garantire anche un risparmio di peso, al punto da arrivare a pesare 10 kg in meno di quelli montati sul modello precedente grazie all’uso di schiume poliuretaniche più leggere e di acciai altoresistenti inseriti nell’imbottitura del sedile. Anche i sedili posteriori sono stati rivisti, anch’essi più leggeri e compatti, con i profili ottimizzati ed il supporto delle gambe allungato e migliorato. I sedili della nuova Astra sono stati montati in posizione più ribassata rispetto al passato per favorire i guidatori più alti o quelli che amano una guida più sportiva, ma con un escursione di ben 65 mm in altezza, la più ampia della categoria, sarà facile per chiunque trovare facilmente la propria posizione di guida ideale. Inoltre i sedili sono dotati di sistemi di climatizzazione passiva, tessuti di rivestimento traspiranti e schiume poliuretaniche perforate che consentono di mantenere la temperatura ideale, il tutto unito ad un sistema attivo che consente di raffreddare e riscaldare i sedili per mantenere la temperatura ideale: ad esempio, delle piccole ventole aspirano l’aria e l’umidità che si formano quando ci sediamo su questi sedili. Opel è dunque, tra i costruttori generalisti, tra marchi più all’avanguardia per quel che riguarda la qualità delle sedute nelle proprie vetture, offrendo optional molto rari in questo...

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CarGlass e sicurezza: quando il parabrezza diventa fondamentale
Jul15

CarGlass e sicurezza: quando il parabrezza diventa fondamentale

Quando si parla di sicurezza, pensiamo subito ai nuovi sistemi elettronici che ormai troviamo su molte vetture, come ESP e ABS, ma soprattutto ai nuovi sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), sistemi elettronici che permettono di evitare incidenti gravi o addirittura arrivare alla guida autonoma, come il radar e la telecamera frontale. Parlando di sicurezza però, nessuno penserebbe mai al parabrezza. Molti di voi si staranno chiedendo cosa c’entri il parabrezza con i sistemi avanzati di sicurezza, ma come vedrete è una parte fondamentale per il loro corretto funzionamento. L’evento CarGlass di Milano ha evidenziato come una parte così poco considerata dell’auto sia di fondamentale importanza, soprattutto per le nuove tecnologie. Il parabrezza infatti ha alle sue spalle una scelta accurata di materiali, attenzione ad ogni più piccolo dettaglio e ricerca continua della perfezione. Tutto questo perchè anche solo la più piccola imperfezione può rendere un parabrezza instabile e pericoloso. In che modo? Pensate ad esempio in caso di urto frontale: in pochi di voi forse sanno che l’airbag lato passeggero si apre appoggiandosi al parabrezza, che gli permette cosi di rimanere nell’abitacolo e di proteggere il passeggero. Nel caso però in cui il parabrezza sia stato sostituito e fissato male, questo può staccarsi letteralmente in caso di urto, con una conseguente fuoriuscita dell’airbag ed una protezione pari a zero per il passeggero, come mostrato nel video. VIDEO CRASH TEST PARABREZZA CARGLASS Per questo motivo in CarGlass investono molto nella formazione, per fare in modo che i parabrezza vengano sostituiti ponendo grande attenzione alla pulizia delle superfici e alla qualità dei collanti. Il collante infatti è ciò che unisce il parabrezza all’auto e se non è applicato correttamente potrebbe non riuscire a trattenere il parabrezza in caso di urto. Il parabrezza e la telecamera anteriore Insieme all’airbag però, il parabrezza è ormai di fondamentale importanza anche per le nuove tecnologie come la telecamera anteriore. Nelle nuove vetture, la telecamera infatti è posta all’interno dell’abitacolo, appena sopra lo specchietto retrovisore centrale, e permette di mantenere la corsia in autostrada, leggere i cartelli ed i limiti di velocità e attivare la frenata automatica in città in caso di urto imminente. Ma come si comportano questi sistemi nel caso in cui dovessimo sostituire il parabrezza della nostra auto? In questo caso, la telecamera anteriore perderebbe i suoi punti di riferimento e per questo motivo dovrà essere tarata nuovamente. Questo perchè quando si sostituisce un parabrezza, la telecamera perde la calibrazione e non sa esattamente dove si trova. Di conseguenza la frenata automatica non si attiverà più, così come la lettura dei segnali stradali e tutte le altre funzioni. Per questi motivi i...

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