Test Drive: Fiat 500X 1.4 MultiAir 140 CV
Jun02

Test Drive: Fiat 500X 1.4 MultiAir 140 CV

Dal lancio ufficiale di Gennaio ad oggi, sono passati circa 5 mesi, e la Fiat 500X ha già iniziato la sua scalata verso la vetta del segmento delle SUV compatte, con numeri sempre in crescita e segnando +51% nel mese di aprile. Tra le motorizzazioni più interessanti c’è sicuramente il 1.4 Multiair da 140 CV, motore che abbiamo scelto per la nostra prova su strada, abbinato al cambio manuale a 6 marce e alla trazione anteriore. All’esterno, la 500x è in allestimento Cross, con linee muscolose e paraurti dal design robusto, perfetta anche per un pubblico maschile amante del design off-road. Il colore, dal vivo, è tra i più belli che si possano scegliere: il Rosso Passione, un rosso acceso metallizzato, moto diverso dal rosso amore tristrato del nostro primo test drive, che dal vivo si avvicinava più ad un colore pastello e che si fa notare. I cerchi sono da 17 pollici e maniglie, baffo anteriore e cornici dei fari posteriori sono in alluminio satinato. Una combinazione di colori ed estetica che, a nostro parere, è tra le più belle dell’offerta. INTERNI Gli interni della 500x scelta per il nostro test drive sono in allestimento Cross, allestimento molto vicino al top di gamma full optional, a cui mancano solo i fari allo xenon ed i sedili riscaldabili. Seduti nell’abitacolo, le plastiche del volante, la pelle morbida dei pannelli porta, il tessuto dei sedili ed i materiali del pomello del cambio, confermano che con la 500X, Fiat ha fatto un netto salto di qualità, che nessuna altra auto in gamma è in grado di offrire. Plastiche morbide sono utilizzate anche per la parte superiore della plancia, mentre il tunnel centrale è in alluminio spazzolato, dove sono inseriti il selettore (Normal, Sport e Off-road), due vani portabibite e porte USB, SD e per iPod. I sedili sono perfetti sia per l’uso di tutti i giorni, sia per spingere e divertirsi con la modalità Sport, grazie alla loro morbidezza, alla regolazione lombare elettrica, ma soprattutto al contenimento laterale che riescono ad offrire in curva. I pulsanti su volante e plancia sono solidi e permettono di gestire il ricco sistema del computer di bordo, che può visualizzare la carica della batteria (optional raro ma molto utile), la pressione degli pneumatici, l’accelerazione laterale (per gli amanti della F1) ed i sensori di parcheggio, insieme ovviamente a consumi e autonomia. La plancia è color canna di fucile goffrata e gradevole al tatto, con il cassetto portaoggetti refrigerato che può contenere una bottiglietta d’acqua da 0,5 litri. Il sistema di infotainment Uconnect è chiaro ed intuitivo, anche se la risposta al tocco non è delle più...

Read More
Test Drive: nuova Mazda 2, la piccola ammiraglia
Apr19

Test Drive: nuova Mazda 2, la piccola ammiraglia

La nuova Mazda 2 è una piccola citycar lunga poco più di 4 metri (4,06 m per la precisione), che intende farsi strada in questo agguerritissimo segmento offrendo qualità, design e tanta tecnologia. Ma, rispetto alla concorrenza, cosa può offrire in più una citycar come la Mazda 2? La domanda è lecita in quanto spesso le citycar si sfidano puntando su prezzi bassi uniti alla dotazione più completa, tralasciando altri aspetti. In questo caso però, le cose cambiano,e vedremo perchè. In questa prova su strada, la nuova Mazda 2 è in allestimento Exceed (top di gamma), ed è equipaggiata con un motore benzina 1.5 litri da 90 CV, abbinato al cambio manuale a 5 marce. Fuori, la Mazda 2 è più incisiva e anche aggressiva per certi versi, rispetto alla generazione precedente, con un design riuscito e personale. I fari orizzontali, la calandra cromata e le nervature sulle fiancate rendono la citycar “robusta” e solida al primo sguardo, ma sono soprattutto i fari Full LED su una citycar a stupire, automatici e con sensore crepuscolare. Il posteriore è semplice ma ben studiato, con un lunotto inclinato ed una soglia di carico piuttosto alta, forse non molto agevole per caricare o scaricare i bagagli (o la spesa), ma in questo segmento è normale. Dal vivo la vettura rende di più rispetto alle foto, ed il Kodo Design convince anche su dimensioni così ridotte.   INTERNI Se l’esterno non vi ha fatto capire granchè delle novità di questa “piccola” Mazda, l’interno vi chiarirà ogni dubbio. Sin dal primo sguardo, l’abitacolo della nuova Mazda 2 fa capire che no siamo sulle “solite” citycar, ma che siamo saliti su una vettura di segmento superiore. A bordo infatti, lo spazio sembra più ampio rispetto alle dimensioni esterne ed i sedili avvolgono bene gli occupanti. Il volante è solido e ben fatto, con tutti i comandi ben inseriti, mentre il cruscotto alle sue spalle è composto da due schermi LCD, che riportano tutte le informazioni, con il contagiri come unico elemento analogico. Nella parte centrale della plancia, che si sviluppa in orizzontale con chiara ispirazione all’Audi A1, è stato inserito il grande schermo touch da 7 pollici del sistema di infotainment, chiaro, semplice e molto intuitivo. Il sistema offre tutto quello che si desidera: radio DAB, navigatore, file mp3, tutti i dati sui consumi e sullo stile di guida e molto altro, ma cosa ancor più rara in questo segmento è la possibilità di controllare tutto tramite il controller posto sul tunnel centrale, alle spalle del cambio. Come se non bastasse, alle spalle del cruscotto e presente un head-up display, ovvero un elemento in plastica sul...

Read More
Test Drive: BMW Serie 1 restyling 2.0 150 CV
Apr10

Test Drive: BMW Serie 1 restyling 2.0 150 CV

Con il restyling della serie 1, BMW intende rinnovare il design e l’appeal della compatta tedesca a causa dello scarso successo della versione precedente, che di certo non è stata un punto di riferimento nella categoria dal punto di vista stilistico. Per questo motivo la casa tedesca è intervenuta profondamente sull’aspetto esterno della Serie 1 sia all’anteriore che al posteriore, presentando così un modello completamente inedito. Per la nostra prova su strada abbiamo scelto la BMW Serie 1 restyling 118d equipaggiata con il motore Diesel 2.o da 150 CV, abbinato al cambio manuale a 6 marce e al pacchetto sportivo M Sport. All’esterno, la Serie 1 restyling è davvero riuscita rispetto al modello precedente: fari orizzontali e linee eleganti la riportano nella famiglia BMW, ed il pacchetto M Sport dona alla vettura un aspetto più sportivo grazie agli appositi paraurti anteriore e posteriore differenti, alle minigonne laterali ed ai cerchi in lega da 17″ pollici bruniti. Le fiancate svelano l’assetto ribassato ed enfatizzano la sportività della Serie 1, mentre al posteriore debuttano nuovi fari orizzontali a LED, separati dal portellone del bagagliaio. La parte posteriore ed il design in generale di questa Serie 1 restyling è decisamente più “maturo”, in linea con il resto della gamma. Inutile dire che questa nuova Serie 1 ha tutta l’aria di una vera BMW, abbandonando (finalmente) il design precedente, a nostro avviso decisamente poco riuscito e banale.   INTERNI Gli interni di questa versione hanno una forte inclinazione sportiva, ma senza esagerare. La plancia e gli inserti infatti sono gli stessi che si possono trovare sulle versioni “tradizionali”, mentre il volante ed i sedili sportivi sono un’esclusiva del pacchetto M Sport. Come tutte le BMW, il cruscotto è semplice (contagiri più contachilometri) ed il resto delle informazioni si trova nel piccolo schermo inserito tra i due elementi circolari. Al centro della plancia spicca il grande schermo da 6.5 pollici del sistema di infotainment BMW ConnectedDrive, che può essere facilmente gestito dal selettore e dai pulsanti posti sul tunnel centrale, alle spalle del cambio. Molto comodi ed intuitivi la radio ed il climatizzatore posizionati in alto, che permettono una distrazione davvero minima alla guida. Nonostante le modifiche, al posteriore lo spazio non è ampio ne per le gambe ne per la testa (passeggeri alti 1.80 metri viaggiano un po’ costretti) e anche l’accesso non è dei migliori, a causa dell’ingresso di dimensioni ridotte e al batticalcagno leggermente alto. D’altro canto però, il bagagliaio è grande ed offre una capacità di 360 litri (1.200 litri con divanetto posteriore abbattuto), permettendo così di affrontare week end senza problemi di spazio. La soglia di carico è alla...

Read More
Test Drive: nuova Suzuki Vitara 1.6 120 CV 4×4
Apr04

Test Drive: nuova Suzuki Vitara 1.6 120 CV 4×4

La Suzuki Vitara è senz’altro una delle vetture più conosciute della casa giapponese e, spesso, quando si rinnova un mito, lo si deve fare con attenzione, perchè le aspettative sono sicuramente alte. Per questo motivo, Suzuki ha presentato la nuova Vitara con uno stile inedito, moderno e adatto anche alla città, con l’intento di innovare la “piccola arrampicatrice” mantenendo il feeling con la generazione precedente. Per la nostra prova su strada abbiamo scelto la Suzuki Vitara equipaggiata con il motore diesel 1.6 DDiS da 120 CV, abbinato al cambio a 6 marce e alla trazione integrale 4×4 Allgrip. All’esterno, la Vitara offre uno stile moderno e scolpito, grazie alla nuova calandra anteriore cromata, ai nuovi fari anteriori orizzontali e alle numerose nervature che troviamo anche sulle fiancate e sui passaruota posteriori. L’altezza da terra è scesa da 20 cm a 18,5 cm per migliorare l’assetto e la guidabilità su strada, mentre al posteriore è stata tolta la tipica ruota di scorta sul portellone del bagagliaio per un aspetto più “cittadino”. I nuovi fari squadrati ad esagono completano il nuovo stile della SUV giapponese, insieme al piccolo spoiler e alle bombature sulle portiere. Il colore azzurro “Turchese Caraibi” è davvero riuscito e gradevole dal vivo, insieme al tetto nero a contrasto e, per rendere l’aspetto più off-road, è possibile richiedere le barre paracolpi anteriori.   INTERNI Alla prima occhiata, gli interni della Vitara possono sembrare fin troppo sobri e composti da plastiche dure al tatto, ma come vedremo, non è per forza un difetto. Il volante ha tutti i comandi a portata di mano, compresi il cruise control adattivo, il comando per le chiamate e il selettore per scegliere cosa visualizzare sul cruscotto alle spalle del volante. Il cruscotto può sembrare anch’esso semplice e “retrò”, ma è chiaro e semplice da utilizzare, anche se come design si poteva osare di più. La parte centrale della plancia è composta da un grande schermo da 7″ pollici con navigatore e comandi touch molto semplici, che difficilmente distraggono dalla guida grazie alla risposta veloce. I tre elementi circolari posti al di sopra ospitano due bocchette di ventilazione e l’orologio analogico (molto comodo) mentre il climatizzatore automatico bizona posto al di sotto dello schermo è semplice e funziona molto bene. Sul tunnel centrale sono stati inseriti i pulsanti per i sedili riscaldati ed il selettore che permette di scegliere in quale modalità impostare la trazione integrale, come Sport, Snow e la possibilità di bloccare il differenziale. La modalità Auto invece attiva la trazione integrale solo al bisogno, lasciando la motricità alla sola trazione anteriore per diminuire i consumi. I pulsanti ai lati del volante, molto solidi, offrono...

Read More
Test drive: Citroen C4 Cactus 1.2 82 CV PureTech
Mar14

Test drive: Citroen C4 Cactus 1.2 82 CV PureTech

La Citroen C4 Cactus è una SUV Compatta di segmento B tra i modelli più  venduti della gamma Citroen. Presentata al salone di Ginevra 2014, la Cactus è riuscita a conquistare una buona fetta del mercato del suo segmento grazie al design particolare ed innovativo degli esterni e quello ricercato ed elegante degli interni. Il modello scelto per la nostra prova su strada della C4 Cactus è il giallo pastello “hello yellow”, abbinato agli airbump di colore nero ed ai cerchi in lega lucidi da 17″ pollici cross grey. All’esterno la C4 Cactus ci piace davvero tanto, grazie a questo stile moderno e ricercato a “uovo” che offre finalmente qualcosa di nuovo ed inedito nel segmento delle SUV compatte. Sarà anche particolare e “strano”, ma è una caratteristica delle vetture Citroen. L’anteriore si distingue per fari sottili a LED che fungono da luci diurne, mentre il faro vero e proprio è più in basso, inserito negli airbump anteriori. Le fiancate sono semplici e moderne, protette dagli airbump che come vedremo sono una soluzione molto efficace per evitare graffi o bozze nei parcheggi. Il posteriore è forse la parte meno particolare dell’auto, con fari squadrati di piccole dimensioni inseriti anch’essi negli airbump posteriori, ma è ugualmente unico nel suo genere.   INTERNI Se l’esterno ci ha conquistati da subito, lo stesso si può dire degli interni con tessuto bicolore nero e velluto club habana marrone, unici nel loro genere e davvero ricercati. Il design generale richiama lo stile delle valigie da viaggio, come dimostrano le maniglie interne delle portiere che riprendono la forma delle maniglie delle valigie ed il vano portaoggetti lato passeggero, che sembra una vera e propria valigia. Per ottenere questo comodo vano portaoggetti, gli ingegneri Citroen hanno dovuto riprogettare l’airbag del passeggero perchè non c’era più spazio per inserirlo. Per questo motivo l’airbag è stato inserito nel tetto della vettura e in caso di incidente in pochi millisecondi scenderà verso il passeggero. Nella parte superiore della plancia, all’altezza del vano portaoggetti, sono presenti alcuni gommini di color marrone scuro, i quali bloccano gli oggetti (come smartphone o borse) che vi si appoggiano in modo molto efficiente. Possono sembrare poco efficaci, ma in realtà bloccano saldamente gli oggetti anche nelle curve. Il volante è moderno e tagliato nella parte inferiore per agevolare l’ingresso e l’uscita dall’abitacolo, disponibile anche con la corona bicolore nero/marrone come nel nostro modello in prova. La plancia si sviluppa in orizzontale con due schermi LCD per cruscotto e sistema di infotainment, i quali sembrano “appoggiati” sulla plancia. Il sistema di infotainment con schermo touch da 7″ pollici è intuitivo e con una risposta del touch screen abbastanza veloce,...

Read More
Test Drive: Mazda CX-5 2.2 diesel 150 CV
Mar01

Test Drive: Mazda CX-5 2.2 diesel 150 CV

Da sempre, Mazda ci ha abituati a vetture sportive come la RX-8 e la famosissima Mazda MX-5 rinnovata da poco, ma ha anche dimostrato di saper costruire ottime berline, come la Mazda 6, e ottime vetture compatte come la Mazda 3, investendo su qualità, finiture di alto livello e confort. In gamma non poteva mancare una SUV (o Crossover se preferite) e per questo motivo Mazda è entrata in questo segmento agguerrito con la Mazda CX-5, con l’intento di offrire una SUV di medie dimensioni con le stesse doti di guidabilità e sportività delle altre vetture, nonostante l’elevata altezza da terra e la posizione di guida più elevata. Per scoprire se in Mazda hanno raggiunto l’obiettivo, abbiamo provato su strada la Mazda CX-5 equipaggiata con il 2.2 diesel SKIACTIV D da 150 CV, abbinato al cambio manuale a 6 marce e alla trazione anteriore. All’esterno, la Mazda CX-5 scelta per il nostro test drive sfoggia una livrea color “Deep Crystal Blue Mica” (650 euro) insieme all’ormai famoso design “KODO”, che presenta una linea gradevole e moderna grazie ai fari anteriori leggermente inclinati verso il basso, alla grande calandra anteriore e agli alloggiamenti dei fari fendinebbia, i quali infondono un aspetto sportivo alla Crossover. Nella parte inferiore del paraurti anteriore, delle fiancate e del posteriore sono state inserite delle modanature in plastica scura per proteggere la vettura nei percorsi di fuoristrada leggero. Le fiancate sono robuste e con un’ampia vetrata che porta molta luce nell’abitacolo, mentre al posteriore i fari riprendono lo stile di quelli anteriore ed è inserito un terminale di scarico cromato. Lo stile della CX-5 è moderno, robusto e sportivo, con linee inedite e originali senza alcun richiamo alle rivali, le quali la caratterizzano fortemente e le hanno permesso di essere tra le SUV più scelte e apprezzate del segmento, con grande merito ovviamente.   INTERNI L’abitacolo della Mazda CX-5 in prova è caratterizzato da un ambiente ben rifinito, sobrio ed elegante, all’altezza delle SUV premium tedesche, con alcuni elementi sportivi come volante e plancia con inserti in Alluminio. Tutto è concentrato nella parte centrale della plancia, dove è stato inserito lo schermo touch da 5,8″ pollici del sistema di infotainment e del navigatore ed il climatizzatore bizona, con un inserto laccato nero lucido che attraversa in orizzontale tutta la plancia. Lo schermo del sistema di infotainment è forse un po’ troppo piccolo, ma facilmente leggibile e raggiungibile alla guida. Sul tunnel centrale è stato inserito il controller per il navigatore ed il sistema di infotainment (che ricorda quello BMW insieme agli inserti laccati) intuitivo e veloce nel selezionare le impostazioni dei vari menu. Il volante ha una corona ridotta...

Read More