Test Drive: Alfa Romeo Giulia, il ritorno del piacere di guida

L’abbiamo attesa, sognata, desiderata. E finalmente – o incredibilmente – la nuova Alfa Romeo Giulia è arrivata. Parte tutto da un foglio bianco: pianale, materiali, motori, soluzioni tecniche, team e tutto il resto sono completamente nuovi e inediti, con nessuna derivazione o parentela con le vetture del gruppo FCA. Nessun compromesso, solo piacere di guida e prestazioni sono al centro di questo nuovo progetto.

Pensata e progettata nel nuovo centro ingegneristico di Modena – passando per i “capannoni fantasma” durante la fase embrionale – la nuova Alfa Romeo Giulia è un concentrato di tecnologia, piacere di guida e prestazioni che difficilmente trovano rivali in questo segmento.

Per questa prova su strada abbiamo scelto l’Alfa Romeo Giulia Diesel 2.2 180 CV in allestimento Business Sport con motore Diesel 2.2 da 180 CV e cambio rigorosamente manuale.

Cattiva e ricca di dettagli

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Prova Alfa Romeo Giulia 2.2 180 CV

All’esterno, il design della nuova Alfa Giulia è aggressivo ed elegante in una perfetta fusione di linee semplici e nervature ricercate in grado di far girare la testa a chiunque incontriate. Poche Alfa negli ultimi anni hanno avuto questo fascino ammaliante, ma la Giulia è davvero riuscita.

Lunghezza del passo, sbalzo anteriore e posteriore, altezza e lerghezza sono perfettamente in sintonia, anche grazie all’adozione della trazione posteriore che ha permesso di avere sbalzi più contenuti e proporzioni ottime.

Anche gli angoli meno visibili della vettura sono ricercati, come le nervature accennate intorno allo scudetto e sul cofan anteriore, le minigonne laterali sagomate per ottimizzare i flussi d’aria ed il particolare incontro di nervature tra paraurti e fari al posteriore. I cerchi a turbina da 18″ pollici ed il Blu MAserati aggiungono alla cattiveria della nuova Giulia un tocco di classe ed eleganza.

Meccanica al top

Per la nuova Alfa Giulia non ci sono compromessi. Il telaio ha ricevuto il premi “Eurocar Body”, riconoscimento internazionale che premia lo stato dell’arte nel campo della progettazione e produzione di scocche per autovetture, lasciando dietro di se vetture blasonate come Aston Martin DB11, Bentley Bentayga, Land Rover Discovery e Volvo V90.

A livello meccanico è tutto al top: sospensioni AlfaLink a quadrilateri all’anteriore , Multilink al posteriore, largo utilizzo di Alluminio e albero di trasmissione in carbonio (di serie su tutte le versioni!), unica vettura nel panorama premium ad adottare questa soluzione.

Interni semplici e Premium

test drive alfa romeo Giulia 2.2 180Anche l’abitacolo trasmette sin dal primo sguardo buona fattura e ricerca nel design, insieme a tratti e dettagli che fanno davvero respirare un’aria nuova, un’aria “Premium”, come da anni non si vedeva sulle vetture del biscione.

Tutte le plastiche di plancia e tunnel sono morbide, ben fatte e ben assemblate, senza scricchiolii o disattenzioni. Basta respirare l’odore degli interni, far scivolare le mani sul volante e sul pomello del cambio in alluminio per capire la solidità e la qualità della Giulia.

Qualche plastica può essere migliorata per raggiungere l’alto livello di Audi, ma paragonata a BMW o Mercedes il livello è lo stesso, addirittura migliore in alcuni particolari.

Per tener fede alla tradizione, l’Alfa Giulia mantiene contagiri e contachilometri analogici, mentre il computer di bordo è uno schermo TFT da 7″ pollici che comunica con il grande schermo da 8.8″ pollici del sistema di infotainment della radio.

Infotainment semplice ed intuitivo

test-drive-alfa-romeo-Giulia-2.2-180-infotainment-2Rispetto ai sistemi di Audi e BMW, davvero ricchi di impostazioni, menu, sottomenu e opzioni, in Alfa Romeo si è deciso di mantenere uno stile più semplice e pulito, nel pieno rispetto del dna Alfa e delle vetture sportive. Questo non significa che il sistema sia povero di informazioni ma, al contrario, risulta molto veloce ed intuitivo nel mostrare tutto quello che il driver richiede. Inoltre, in pochi giorni si ha il pieno controllo del sistema nella gran parte delle sue funzioni, quando invece altri sistemi di infotainment sono caotici o difficili da gestire, offrendo più “effetto wow” che un’effettiva facilità d’uso.

Al posteriore, lo spazio è ampio e trovano posto due occupanti altri 1,85 metri senza problemi per le gambe. Il terzo passeggero centrale avrà un po’ di difficoltà a causa della trasmissione della trazione posteriore, cosa del tutto normale sulle vetture a trazione posteriore.

La capacità del bagagliaio è di ben 480 litri (esattamente come le rivali) con un piano di carico regolare e ben rifinito.

Perfetta su strada

test-drive-alfa-romeo-Giulia-2.2-180---prova-su-stradaSeduti nell’abitacolo si viene travolti da un mix di sensazioni che un’Alfa non trasmetteva da anni: le mani scivolano sul volante dalla goffratura soffice e di qualità; la leva del cambio incontra perfettamente la mano del guidatore, mentre la retroilluminazione delle lancette della strumentazione simula il battito cardiaco ad ogni accensione. L’impugnatura del volante ha lo spessore perfetto – ne troppo spesso ne troppo sottile – ed i comandi sono tutti al posto giusto. Leva del cambio corta, poggiagomito esattamente dove deve essere e pedaliera cucita su misura. Si preme il pulsante Start posto sul volante e si parte.

Sin dall’impostazione della prima curva si percepisce la perfezione dello sterzo, davvero preciso, diretto e comunicativo, unico nel segmento in quanto a sensazioni e precisione. Lo sterzo è seguito da un anteriore ben piantato  a terra e da un posteriore stabile e solido, davvero difficile da mettere in difficoltà.

La frizione stacca al punto giusto con uno sforzo minimo, mentre il cambio dagli innesti corti e precisi è fulmineo e infonde la sensazione di padronanza sulla vettura.

Affondando l’acceleratore, il suono del diesel da 180 CV entra leggermente nell’abitacolo e le marce entrano una dopo l’altra senza imprecisioni: la frizione stacca nel punto dove vi spettate che stacchi e tutta la meccanica vi segue al centesimo di secondo, come se la Giulia leggesse i vostri pensieri.

Affrontare una curva dopo l’altra, tornanti, curve veloci è davvero incredibile con la Giulia, qualcosa di completamente diverso rispetto alla rivali principali, senza scomodare Audi e Mercedes che sotto questo punto di vista non possono competere.

Nemmeno il tempo di cambiare direzione agendo sullo sterzo, che le ruote sono esattamente dove avevate pensato, la traiettoria anticipa quasi il vostro pensiero, mentre di notte, i fari adattivi illuminano esattamente il punto in cui stanno guardando i vostri occhi, seguendo la direzione dello sterzo.

Drive Mode per qualunque condizioni di guida

test-drive-alfa-romeo-Giulia-2.2-180-dnaLa Giulia sa essere divertente già in Normal, ma ovviamente in Sport da il meglio di se come risposta del motore, dell’impianto frenante e della rigidità dello sterzo. La Giulia ha due anime perfette: In Normal avete una berlina confortevole e solenziosa, in grado di farvi divertire nei tratti con molte curve e di farvi effettuare sorpassi in totale sicurezza.

In Sport, la Giulia diventa più aggressiva nelle risposte, mantenendo una durezza dello sterzo perfetta e senza diventare “secca” o nervosa come altre vetture. In Advanced Efficiency (ex modalità All Weather, ormai abbandonata) la Giulia diventa anche parca nei consumi con un indicatore dello stile di guida chiaro ed efficiente.

La seconda caratteristica unica della Giulia è l’assetto. Spesso infatti, le auto confortevoli sono troppo morbide, mentre le auto sportive sono molto rigide, specialmente con cerchi sopra i 17″ pollici. La Giulia invece, riesce ad essere sempre sportiva ma allo stesso tempo confortevole anche con i cerchi da 18″ pollici della nostra prova e con l’assetto sportivo, tanto che se nessuno vi avesse informato di avere i 18″, avreste pensato di avere 16 o 17″ pollici. Questo perchè l’assorbimento di buche e avallamenti è di alto livello, ma anche le curve veloci son affrontate da vera sportiva, il che rende ancor più unica la Giulia.

Una nuova vera Alfa Romeo

Un’esperienza di guida di questo tipo non si viveva da anni su un’Alfa Romeo. La sensazione di svegliarsi la mattina con la voglia di guidare, di farsi trasportare da un punto all’altro da una vettura semplicemente perfetta meccanicamente ed incredibilmente bella, in grado di essere sportiva e cattiva quando serve ed elegante e confortevole quando richiesto. Meccanica di alto livello, design riuscito e prestazioni ai vertici della categoria. Alfa Romeo è finalmente tornata.

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Author: Manuel Morlini

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