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L’auto consuma più di quanto dichiarato? negli Stati Uniti Hyundai e Kia costrette al rimborso

Negli Stati Uniti, le case coreane Kia e Hyundai dovranno risarcire migliaia di automobilisti per aver dichiarato un consumi di carburante più basso delle proprie vetture rispetto a quello reale. Le severe leggi statunitensi che tutelano i consumatori americani, hanno riconosciuto che le case coreane hanno dichiarato il falso riguardo i consumi delle vetture commercializzate in Nord America ed è scattata la sanzione. Tutto è iniziato con la prima denuncia arrivata da un possessore di una Hyundai Elantra, il quale ha acquistato la vettura attirato dagli ottimi consumi dichiarati dalla casa, ma che in seguito è rimasto molto deluso dai consumi reali della vettura. In seguito a questa denuncia ne sono arrivate altre migliaia e per questo motivo sono intervenuti gli enti alla tutela dei consumatori americani. Gli enti hanno riconosciuto un danno ai consumatori da parte di Kia e Hyundai per aver “ingannato” quasi un milione e mezzo di clienti e sono state condannate ad un risarcimento storico. Il risarcimento prevede un rimborso di circa 100 dollari (in base al modello) per ogni 30.000 km percorsi, il che porta oltre ad un grandissimo danno economico alle coreane, anche un grave danno di immagine, molto importante negli Stati Uniti. Se da un lato queste leggi sono molto utili nel tutelare i consumatori, dall’altro sfiorano il ridicolo in molti casi. Infatti basta dare un’occhiata ad un libretto di uso e manutenzione di una vettura commercializzata in America, nel quale tra e segnalazioni di “pericolo” possiamo trovare: “Attenzione al portellone del bagagliaio posteriore, può diventare una ghigliottina”; oppure “Non infilate le mani all’interno delle razze del volante“ o ancora peggio “Attenzione ad aprire la portiera con le unghie lunghe, potrebbero rompersi”. Come si può notare, spesso non sono segnalazioni di pericolo vere e proprie, ma cavilli a cui negli anni passati alcuni consumatori si sono aggrappati a discapito delle case e che hanno costretto queste ultime a creare libretti di uso e manutenzione di centinaia di pagine. Molti di questi “pericoli” in Europa non sono segnalati perchè si fa affidamento al buon senso e all’intelligenza e onestà di chi acquista un prodotto. Ma Kia e Hyundai hanno realmente ingannato i consumatori americani? (continua…)

 

 

IL CICLO Europeo NEDC ed il CICLO Americano FTP-75:

Non tutti sanno che le case automobilistiche non possono dichiarare in modo autonomo i consumi, ma devono sottoporre ogni nuova vettura e motorizzazione ad un ciclo che calcola e definisce i consumi ufficiali di ogni vettura in commercio. In Europa il ciclo è il NEDC (New European Driving Cycle) mentre per gli Stati Uniti il ciclo è il FTP-75 (Federal Test Procedure) ed entrambi effettuano il test “a banco” e non su un percorso reale. Il test FTP-75 ha una durata di 32 minuti nei quali la vettura raggiungerà velocità comprese tra i 30 km/h ed i 90 km/h ed effettuerà 23 stop. Il ciclo simula un percorso urbano di 12,07 km con soste frequenti ed una velocità massima di 91,2 km/h, per un totale di 17,77 km percorsi alla velocità media di 34 km/h. Il ciclo prevede anche un percorso autostradale HWFET (Highway Fuel Economy Driving Schedule), nel quale si utilizza un motore già “caldo”, (ovvero in temperatura ottimale di funzionamento). In questo test la vettura percorre 16 km, raggiunge la velocità massima di 97 km/h, non effettua mai stop e la velocità media finale è di 77 km/h. Infine l’attuale ciclo per certificare i consumi negli Stati Uniti prevede 4 test: il ciclo FTP-75, il ciclo HWFET, il ciclo “Aggressive driving” (SFTP US06), dove si simula un utilizzo non proprio parco del motore, ed un ciclo opzionale chiamato “air conditioning test” (SFTP SC03), il quale certifica i consumi di un’autovettura con il climatizzatore acceso con una temperatura esterna di 35 gradi.

 

Come si può notare quindi, il ciclo Americano (ma anche quello europeo) sono ben lontani dalle reali condizioni di utilizzo di una vettura, certificando consumi irrealistici. Così una vettura dotata di Start&Stop consumerò molto meno rispetto ad una vettura non dotata di tale sistema, in quanto grazie alle numerose pause previste dal test, il motore sarà spento e non consumerà. Nella realtà però, tutte queste pause nel piccolo frangente di chilometri previsto dal test non si verificano ed una vettura dotata di Start&Stop consumerà quasi allo stesso modo di una vettura non dotata di tale sistema. Inoltre i test in autostrada raggiungono i 97 km/h per gli Stati Uniti ed i 120 km/h in Europa. La sonda Lambda però (sonda che controlla in ogni istante i gas di scarico e mantiene la miscela aria/combustibile a livelli ottimali) al di sopra dei 120-130 km/h smette di funzionare, con il risultato che i reali tratti autostradali percorsi esattamente ai 130 km/h avranno consumi più alti rispetto a quelli dichiarati. Infine, anche le vetture ibride vengono sottoposte agli stessi identici test delle vetture alimentate a benzina, con un risultato finale schiacciante nei confronti delle vetture alimentate a combustibili fossili grazie alle numerose pause, alle numerose frenate che ricaricano le batterie ed alla lunghezza limitata del percorso che permette di sfruttare al massimo l’autonomia in modalità elettrica. Nella realtà però è stato più volte dimostrato che le vetture ibride riducono si le emissioni, ma i consumi restano del tutto simili alle vetture a benzina.

 

Nonostante le case cerchino di aggirare questi test introducendo tecnologie discutibili come Start&Stop e Ibrido che alterano in maniera evidente i dati finali, non ci sentiamo di appoggiare completamente questa sanzione nei confronti di Kia e Hyundai, in quanto gli stessi enti governativi approvano tali dati e loro stessi dovrebbero studiare veri e propri cicli reali su strada (e non a banco) per rilevare emissioni e consumi, con un utilizzo reale ed efficace dei veicoli in molteplici situazioni e per svariati chilometri. Solo in questo modo si potranno certificare i consumi reali delle vetture e si potrà fornire un dato molto utile ai futuri acquirenti e alle case automobilistiche, in modo tale che possano studiare tecnologie utili alla riduzione dei consumi.

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